Riconsegnata alla città la Sinagoga di Alessandria.
Alessandria – La Comunità Ebraica di Torino, con la propria Sezione di Alessandria, insieme all’Amministrazione Comunale di Alessandria, ufficializza la conclusione dei decennali lavori di riqualificazione che restituiscono alla Città la piena fruizione della Sinagoga di via Milano.
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La cerimonia di presentazione alla Cittadinanza, si è svolta questo pomeriggio, con la partecipazione del Sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, del Prefetto di Alessandria Francesco Zito, del Vescovo di Alessandria, Mons. Guido Gallese, del Presidente della Comunità Ebraica di Torino, dr. Dario Disegni, della Delegata della Sezione di Alessandria, prof.ssa Paola Vitale, del Rabbino Capo di Torino, Rav Ariel Finzi e del direttore dei lavori di riqualificazione, arch. Andrea Milanese.
La Sinagoga di Alessandria, inaugurata nel 1871, è il risultato della trasformazione di un edificio preesistente nel cuore dell’ex-ghetto (fra le attuali vie Migliara, dei Martiri, Vochieri e Milano).
Come in molte altre città, la Comunità volle celebrare l’Emancipazione del 1848 erigendo un nuovo tempio monumentale, simbolo dell’integrazione nella società locale.
Si tratta di un’architettura eclettica con influenze neogotiche, specialmente nell’imponente facciata scandita da finestre ad arco e coronata da pinnacoli. L’interno dell’aula, ubicata al primo piano, è ispirato al modello delle chiese cristiane, con Tevah e Aron Hakodesh associati nel medesimo spazio e sedute per il pubblico rivolte ad essi. Sui lati brevi, si trovano due ordini di loggiati definiti da esili colonne: lungo la parete di ingresso il matroneo e, intorno alla grande nicchia dell’Aron Hakodesh, il coro e l’armonium.
In seguito alle devastazioni naziste del 1944 gli arredi della Sinagoga andarono distrutti o trafugati. Dopo la guerra, furono sostituiti con quelli provenienti dalle Sinagoghe smantellate di Nizza Monferrato e Acqui Terme. Al piano terreno si trova una seconda piccola sinagoga, destinata all’uso nei sabati e nei giorni feriali.
L’alluvione che ha colpito Alessandria nel 1994 ha danneggiato anche la Sinagoga, ma con un paziente e accurato lavoro di risanamento e riqualificazione portato tenacemente alla conclusione nelle scorse settimane, finalmente la Sinagoga di Alessandria può ritornare ad essere fruibile e rappresentare, nella sua bellezza e specificità, uno dei monumenti più significativi del centro di Alessandria e della storica presenza degli Ebrei in Piemonte.
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Così il Sindaco di Alessandria Giorgio Abonante a margine dell’evento: “Un momento molto significativo per la nostra città anche per il fatto che la riconsegna avvenga proprio il 6 Novembre, 28esimo anniversario dell’alluvione del 1994. Non dimentichiamo che anche la Sinagoga fu alluvionata. Direi che è un doppio elemento simbolico, di riapertura alla vita soprattutto per i significati interculturali, in un giorno di memoria di un periodo molto buio per Alessandria. Ma si guarda avanti e si recupera uno spazio meraviglioso a beneficio della intera comunità cittadina.”
A Giorgio Abonante, fa eco Mons. Guido Gallese, Vescovo di Alessandria: “E’ una cosa bella. E’ la storia che va preservata e consegnata al futuro, non va dimenticata, non va sepolta, ma va riconsegnata ad Alessandria ed alla sua cittadinanza. Ne sono molto contento.”
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Conclude il dr. Dario Disegni, Presidente della Comunità Ebraica di Torino: “E’ una giornata di festa per la Comunità Ebraica per la riconsegna alla città di Alessandria, all’ebraismo italiano ed alla cultura del nostro paese di una bellissima Sinagoga. Una Sinagoga inaugurata nel 1871, devastata dai nazisti nel 1943-44 con la distruzione di tutti gli arredi, dei libri antichi e quant’altro e che poi è stata danneggiata ulteriormente dalla grande alluvione del 6 Novembre 1994 che proprio oggi commemoriamo. I lavori sono durati molti anni. Hanno permesso la ricollocazione degli arredi, provenienti dalle Sinagoghe smantellate di Nizza Monferrato e di Acqui Terme ed hanno avuto un impulso decisivo nel 2018, quando è stato concesso un rilevante contributo da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri grazie all’8xmille. Questo ha permesso di effettuare dei lavori straordinari che hanno interessato la facciata e gli interni e che permettono oggi di riconsegnare alla fruizione pubblica questa Sinagoga, nel suo originario splendore. La cultura ebraica è molto viva e la vogliamo far rivivere qui. Non solo come luogo di visite, ma anche come luogo religioso, per funzioni religiose e per eventi, per cercare di fondere il senso della cultura ebraica che secondo me, è uno dei principali antidoti contro il virus dell’antisemitismo e del razzismo che purtroppo serpeggia ancora nella nostra società.”
La galleria fotografica della Cerimonia.