Ad Alessandria niente più Piccolo in edicola al martedì: che tristezza!

Dalla prossima settimana in edicola non troveremo più Il Piccolo, edizione del martedì.
L’edizione cartacea diventa settimanale, mentre quella del martedì sarà disponibile solo online.
È una decisione che mi amareggia non solo come lettore ma anche e soprattutto come alessandrino.
Sicuramente alla base della scelta ci saranno validissime motivazioni sia di carattere economico che relative ai contenuti dal momento che il web permette collegamenti e approfondimenti pressoché illimitati.
La carta, però, secondo me, è un’altra cosa: anche per quanto riguarda i libri sembrava che gli eBook dovessero soppiantare la carta e, invece, mai come ora il libro cartaceo gode di ottima salute.
La mia sarà una visione antiquata e romantica, ma sfogliare i giornali al bar e commentarli in compagnia è un’esperienza che nessun computer potrà mai sostituire.
E, inoltre, l’autorevolezza di un articolo sulla carta stampata è inavvicinabile, anche perché sul web tutto appare più effimero e la forma dei “pezzi” diventa automaticamente più stringata per catturare l’attenzione di lettori più compulsivi e rapidi, assediati da un mare di notizie, ipertesti, richiami e rimandi di ogni genere.
La lettura del giornale di carta richiede riflessione, attenzione, spirito critico, tempo, tutte cose che uno schermo tende a negare.
Del resto, per quale motivo devo avere un computer o un telefonino per leggere il giornale? E poi perché gli anziani o coloro che non hanno la connessione a internet sono condannati a restare esclusi dalla diffusione delle notizie?
Inoltre, il giornale posso leggerlo dove voglio e quando voglio, me lo porto sottobraccio, non sono costretto a restare inchiodato ad una scrivania.
Questo mondo in cui stiamo diventando schiavi di uno schermo ci condanna alla solitudine, all’isolamento e non sono certo i post su Facebook a creare socialità.
Questa decisione, inoltre, mi rattrista anche per la mia città.
Per lungo tempo, anni addietro, si discusse se sarebbe stato possibile avere nella nostra provincia un giornale quotidiano, data la presenza di importanti città nella nostra provincia, ma non se ne fece niente: Il Piccolo divenne trisettimanale e questa sembrò la soluzione ottimale anche per salvaguardare le altre testate locali; poi tornò bisettimanale ed ora un’unica edizione cartacea.
Penso che questa decisione sia dettata e giustificata anche da considerazioni riguardanti il numero di copie vendute e le edicole ormai in via di estinzione, ma questo è un ulteriore brutto segnale per una città che perde sempre qualcosa e non cresce mai.
Forse, ad Alessandria c’è anche una preoccupante scarsità di notizie.
Ho l’impressione che la città diventi sempre più grigia, senza che nessuno abbia la volontà di investire sul suo futuro.

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Massimo Taggiasco