L’accusa di DemoS: “Nell’assistenza degli anziani solo errori da parte della Regione”
Alessandria – “Dopo i due anni terribili della pandemia e le decine di migliaia di morti tra gli ultra sessantacinquenni, la Regione Piemonte infrange le promesse più volte ribadite e dimentica gli impegni di migliorare la condizione degli anziani. Le scelte della Giunta Regionale, che a luglio ha imposto le dimissioni degli anziani dagli ospedali alle RSA e a inizio settembre ha formalizzato l’aumento delle tariffe sono la chiara dimostrazione della mancanza di prospettiva e di strategia per le condizioni di una parte importante della popolazione piemontese”, attaccano Elena Apollonio e Paola Ferrari di DemoS-Democrazia Solidale, rispettivamente segretaria regionale e provinciale. Ferrari inoltre, è anche consigliera al Cissaca, il Consorzio dei Servizi sociali di Alessandria.
“Vince l’indifferenza: chi non può pagare si arrangi, visto che l’aumento delle tariffe del 5,1% si traduce in un aggravio medio della spesa per ogni utente di almeno 800 € all’anno. Vince la cultura dello scarto: chi è vecchio e malato vada a morire nelle RSA. Gli ospedali possono dimettere gli anziani non più in fase acuta, anche se non ancora guariti inviandoli nelle RSA, senza che siano stati fissati i criteri di adeguatezza delle strutture necessari per garantire un’assistenza anche sanitaria” sottolineano.
“DemoS da tempo ha lanciato la sfida per un nuovo modello di assistenza degli anziani che privilegi la domiciliarità e modelli di autonomia abitativa protetta e solidale e che trasformi le RSA in centri sanitari ed assistenziali con reparti a valenza sanitaria per le situazioni molto gravi – concludono le due esponenti – Nulla di tutto questo evidentemente è nelle corde di chi governa la Regione, le nostre proposte sono cadute nel vuoto, un vuoto di idee, di prospettive, di futuro”.
Continua a leggere l'articolo dopo il banner