Consulta salute mentale, si attende la costituzione

Il Consiglio Regionale, nel 2019,  aveva approvato il “Piano d’azione per la salute mentale del Piemonte” (PASM), documento che, recependo quello nazionale, prevedeva tra i diversi obiettivi  l’istituzione della Consulta regionale per la Salute Mentale, il cui compito sarebbe quello di “far emergere e segnalare i problemi che riguardano la salute mentale nel Piemonte, avanzare proposte di soluzione, rivolgere domande conoscitive e di ricerca a tutti i soggetti competenti e ha il diritto di ricevere risposte nel merito, trasparenti e tempestive.” Proprio la mancata istituzione di tale organismo previsto per legge, è stata al centro dell’interrogazione che il capogruppo Pd Raffaele Gallo ha rivolto alla giunta Cirio nell’ambito dei question time.
“Al momento l’unico organismo tecnico a supporto della Direzione regionale Sanità e Welfare è il Coordinamento regionale Area Psichiatria – ha ribadito in una nota l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi- nato con la finalità di raccolta e analisi dei bisogni del territorio, valutare le proposte degli organismi che si occupano del tema; promuovere linee di azione; monitorare le azioni  e i dati delle strutture che a vario titolo si occupano di salute mentale; curare i rapporti tra i diversi stakeholders, istituzioni, utenti, associazioni. La realizzazione della Consulta regionale salute mentale, sarà oggetto di discussione nel prossimo incontro del Coordinamento tecnico, in programma a dicembre. La proposta realizzata dal Coordinamento tecnico sarà poi sottoposta all’attenzione della Direzione Sanità e dell’assessore che farà le dovute valutazioni in merito”.
“Dal gennaio 2019 sono trascorsi quasi quattro anni e in tutto questo tempo siamo ancora fermi a un documento da esaminare e invece di avere un organismo in attività e al servizio dei pazienti e delle loro famiglie!” L’istituzione della Consulta salute mentale è ormai qualcosa di urgente e non ulteriormente procrastinabile –  ribadisce il consigliere Gallo – affinché quanto prima, si riesca a “mettere insieme” istituzioni e organizzazioni sociali e professionali per costruire politiche condivise sulla salute mentale, non soltanto per quanto riguarda la cura, ma anche nell’ottica di un imprescindibile approccio culturale in grado di prevenire stigma e disagio. Sono stati di recente nominati i componenti del Coordinamento Regionale Area Psichiatria ma tra questi non compaiono, tuttavia, le associazioni attive nel mondo della cultura e dello sport, i sindacati, le associazioni di categoria, i rappresentanti del mondo scolastico e universitario, le agenzie formative, le ATC, l’INPS. Soggetti che non possono non essere inclusi tra i componenti della futura Consulta”.
Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Sarah Disabato (M5S) su Tutela dei lavoratori coinvolti nel cantiere del “complesso Cemex” a Saluggia;  di Silvio Magliano (Moderati) su Il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino è al collasso: sovraffollamento, ore e ore in attesa e medici in fuga. Cosa farà la Giunta in merito?; di Monica Canalis (Pd) su La REMS di Bioglio si farà?; di Silvana Accossato (Leu) su Carenza medici di base a Venaria; di Mario Giaccone (Chiamparino per i Piemonte- Monviso) su Mancata presentazione S.C.I.A. sede unica; di Sean Sacco (M5S) su Qualifica di operatori socio-sanitari per le studentesse e gli studenti degli Istituti Professionali ad indirizzo servizi per la sanità e l’assistenza sociale.

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