Fringe Benefit, Ugl: “Bene tetto a 3.000 euro ma sia esteso a tutto il 2023”

Roma – “Apprezziamo” le novità previste sui fringe benefit, con l’innalzamento a 3mila euro del tetto esentasse, ma “chiediamo che la misura sia estesa a tutto il 2023”.  Lo ha detto Luigi Ulgiati, vicesegretario generale Ugl, in audizione in commissione Bilancio al Senato sul decreto Aiuti quater.  “Molte imprese potrebbero incontrare ostacoli formali nel riconoscere ai propri dipendenti ulteriori benefici monetari, in beni o in servizi”, ha aggiunto. Ugl ha poi segnalato quella che definisce “una incongruenza interpretativa” contenuta in una circolare della Agenzia delle entrate che ritiene come il superamento della soglia di 600 euro comporti la perdita dell’agevolazione fiscale su tutta la somma e non soltanto sulla quota eccedente; “è evidente che l’innalzamento della soglia a 3mila euro sposta semplicemente più in alto l’asticella, ma non elimina quella che appare, a tutti gli effetti, una interpretazione che va oltre lo spirito della legge”.
L’Ugl, inoltre, chiede di ricomprendere i lavoratori Asu della Regione siciliana fra i beneficiari dei bonus monetari riconosciuti dai precedenti decreti-legge Aiuti bis e Aiuti ter, in quanto equiparabili ai lavoratori socialmente utili e ai lavoratori di pubblica utilità. Inoltre, al fine di assicurare ai Comuni, per il tramite degli Ambiti territoriali sociali, ulteriori risorse per sostenere le famiglie nella particolare congiuntura economica, il sindacato propone di inserire una norma straordinaria con carattere di urgenza per effetto della quale le somme relative al Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, poi confluito nel Fondo per il Reddito di cittadinanza non impegnate alla data del 31 dicembre 2021 sono immediatamente ed eccezionalmente disponibili per l’adozione di interventi a sostegno delle persone e delle famiglie in condizione di disagio economico e sociale.

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