Rete reumatologica: conclusa la ricognizione delle strutture dedicate
Torino – «In Piemonte è operativa la Commissione regionale per la cura del paziente affetto da patologia reumatica, che definisce e supporta la Rete assistenziale reumatologica. La Commissione coinvolge numerosi reumatologi operanti nel sistema sanitario regionale e si occupa di ottimizzare i percorsi dei pazienti e l’utilizzo e l’accessibilità delle risorse. Nello specifico, la Commissione ridisegna l’offerta con l’intento di ridurre i tempi di attesa, i disagi per i cittadini e la migrazione sanitaria, definisce i Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) e garantisce la “presa in carico” ed il follow-up del paziente tra i centri di riferimento ospedalieri e le strutture territoriali, soprattutto in presenza di severa progressione della malattia».
Così l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, in risposta ad un’interpellanza sulla situazione relativa a Rete Reumatologica e PDTA in Reumatologia nella nostra regione.
«Per quanto concerne lo sviluppo dei PDTA – precisa l’assessore Icardi -, già a partire dal 2013 è stato sviluppato un percorso dedicato che, negli anni, ha subito diversi aggiornamenti, l’ultimo dei quali nel marzo 2020. Ad ottobre si è conclusa una ricognizione tra le Aziende sanitarie regionali per l’aggiornamento dei dati riguardanti le strutture dedicate. Per quanto riguarda l’area metropolitana è attivo un PDTA interaziendale per adulti per la diagnosi e cura dell’Artrite Reumatoide e Spondiloartrite ed alcune Asr hanno sviluppato dei percorsi interni per la presa in carico e la cura dei pazienti anche per ciò che riguarda la fibromialgia».
«Dal punto di vista dell’offerta dei servizi – aggiunge l’assessore Icardi -, le strutture operanti nell’ambito delle patologie reumatologiche (alcune di esse anche nell’ambito dei disturbi legati alla sindrome fibromialgica) coprono diversi quadranti territoriali presso le aziende ospedaliere di Alessandria e Cuneo, Città della Salute e della Scienza di Torino e Mauriziano, presso varie Strutture sempici afferenti a Medicina interna, come nel caso di Alba e Vercelli, e Strutture complesse quali Nefrologia e dialisi dell’Asl Città di Torino e Pediatria ad indirizzo infettivologico. In alcune realtà ospedaliere, afferiscono ad altre specialità. L’offerta assistenziale è, poi, ulteriormente arricchita da specialisti ambulatoriali operanti nelle singole Asl».
«L’Asl Città di Torino – sottolinea Icardi – ha istituito due ambulatori dedicati alle prime visite e ai follow up: uno presso il Martini per l’area Ovest e uno presso il S. Giovanni Bosco per l’area Nord della città. Per quanto riguarda il resto della regione, in linea generale gli specialisti ambulatoriali e le strutture ospedaliere sono distribuiti seguendo una logica di copertura territoriale diffusa per fornire una presa in carico del paziente quanto più possibile vicina al luogo di residenza».
«Il sistema informatico Portale Medici e Pediatri Regione Piemonte – conclude l’assessore alla Sanità -, su cui già insiste la gestione del diabete, verrà implementato dalla componente specialistica reumatologica».
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