Frena la produzione in Piemonte con un +1,7% nel terzo trimestre
Torino (Ansa) – Nel terzo trimestre del 2022 nonostante il contesto economico internazionale sia caratterizzato da un forte rallentamento della domanda resta, seppur debolmente, positivo il quadro congiunturale complessivo dell’industria manifatturiera piemontese.
Dopo la variazione del +5,2% registrata nel I trimestre 2022, nel periodo aprile-giugno 2022 l’incremento è sceso al +3,8% per poi attestarsi a un più modesto +1,7% nel terzo trimestre dell’anno.
La crescita produttiva registrata nei primi nove mesi del 2022, rispetto all’analogo periodo del 2021, è stata del 3,6%. Ancora in espansione il comparto del tessile e abbigliamento su tutto il territorio regionale In calo, per il secondo trimestre consecutivo, il settore dei mezzi di trasporto. Lo rileva l’indagine di Unioncamere Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese. “I dati relativi al terzo trimestre dell’anno vanno letti come un sonoro campanello d’allarme: lo sviluppo della nostra regione si sta a poco a poco restringendo, con future conseguenze sugli investimenti degli imprenditori nei campi dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, oltre che del capitale umano. Non possiamo permettere che questo avvenga. Dobbiamo intervenire con urgenza. Le aziende non possono difendersi da sole dallo sconsiderato aumento dei costi dell’energia: occorre aiutarle, per scongiurarne la chiusura” dice il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.
Il fatturato totale ha segnato un +10,5% e la componente estera ha mostrato un aumento del 17,7%. La tenuta dell’attività produttiva delle imprese piemontesi nel periodo luglio-settembre 2022 viene confermata anche dal grado di utilizzo degli impianti (69,1%) che, pur subendo un leggero rallentamento, si mantiene su livelli pre-pandemici.
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