Ma quanta energia positiva ci dona la musica! una grande serata di Rock & Blues a Valenza…con l’aggiunta di un coro: la Beggar’s Farm e i P.Voices per la LILT.

Pensare che un anno fa, quando ho intervistato Arianna Torriani, Presidente di Oviglio Arte, non sapevo neppure che ad Oviglio ci fosse un coro. Avevo proposto ad Arianna, che di quel coro è la guida, un’intervista per parlare non dei P. Voices, che così ho scoperto ci chiamassero, le ragazze (parecchie) e i ragazzi (due, poveri) del coro, ma della sua organizzazione di Concerti per pianoforte, o altro, e di mostre di arti varie, legata ad Oviglio. Quando mi ha detto che pochi giorni prima avevano partecipato, per motivi benefici nei confronti della LILT, ad una serata nel Teatro di Valenza, in un concerto condiviso con la Beggar’s Farm di Franco Taulino, mi sono fatto spiegare bene tutto quanto, e le ho promesso che nel 2022 ci sarei stato, eccome, a questo concerto dicembrino. Ed eccomi qua, in questo sabato 3 Dicembre 2022: appena vista la locandina, ho chiesto ad Arianna di prenotarmi (pagando, eh? non pensiate che ci sia andato con l’accredito per la stampa, che così non è stato), un posto nelle prime file, così da potermi godere bene il concerto e per scrivere poi questo articolo che state leggendo.

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Perché sappiate che sabato sera, a Valenza, c’era una straordinaria energia musicale, energia positiva e trascinante. Ce l’anno donata sia la Beggar’s Farm di Franco Taulino, che è una band entusiasmante che ama da morire il blues rock, sia un coro elettrizzante fatto di ragazze / ragazzi volontari, un coro (che da un po’ di tempo cerco di seguire con grande piacere): appunto i P.Voices di Oviglio, capitanato da Arianna Torriani, istruito e diretto dal Maestro Girbaudo

Ma lasciatemi dire del magnifico luogo dove tutto questo è avvenuto: lo splendido Teatro a palchetti all’italiana di Valenza, bellissimo a vedersi e dall’acustica straordinaria…ve lo dico per esperienza, dato che ero stato lì in diverse altre occasioni, sempre per concerti classici di pianoforte solo, ammirandone sempre l’acustica meravigliosa…del resto lo chiamano così (Teatro a palchetti all’italiana) perché noi italiani lo abbiamo inventato, in un’epoca dove non si poteva amplificare elettronicamente il suono, e infatti grazie alla sua particolare struttura, la musica, letteralmente, “gira intorno” ed in tutti i punti del teatro si ascolta con limpida vivacità.

       

Ma torniamo alla serata musicale. Iniziata con le note suggestive ed indimenticabili del sole che sorge nel “Così parlo Zarathustra” di Richard Strauss…da brividi. Ma che si è svolta perfettamente grazie a quello straordinario folletto che è l’inossidabile Franco Taulino. Che sprigiona energia in abbondanza, tutto dirige e tutto coordina. E che ha organizzato tutto quanto, grazie anche alla disponibilità del Comune e dei curatori del Teatro di Valenza, come serata di raccolta fondi – ma anche di sensibilizzazione – per la indispensabile e mai abbastanza lodata LILT, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Ma occorre davvero lodare la qualità musicale di questa band di giovani che si chiama Beggar’s Farm, che irradiano, letteralmente, un immenso entusiasmo. Intanto lasciatemi dire che mi è piaciuto molto il fatto che il Maestro Franco Taulino, abbia lasciato loro un immenso spazio sonoro, tanto che lui ha praticamente cantato con tutti loro solo l’iniziate brano di Eric Clapton e i finale dei Rolling Stones…a parte il brano intermedio, adagio, del Concerto Grosso dei New Trolls e Bacalov, vero e proprio classico della musica italiana, ma soprattutto, ovviamente, un giusto e doveroso omaggio a Vittorio De scalzi…per il resto, largo (giustamente) ai giovani… che sono bravissimi, e sono Mauro Mugiati, voce chitarra tastiere, Kenny Valle, tastiere, Brian Belloni, chitarra elettrica,  Daniele Piglione, basso elettrico e Riccardo Marchese alla batteria, che hanno un’anima decisamente Rock, ma anche una particolare predisposizione per il Blues Rock, ma anche per il Soul ed il Rhythm’n blues,  tanto che hanno chiamato con loro, per l’occasione un magnifico trio di fiati, Gianni Robotti al sax contralto, Marco Cortona alla tromba e Cristiano Tibaldi al sax tenore, davvero travolgenti…penso ad una splendida versione di I Wish di Stevie Wonder.

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Ma la band si avvale anche di due cantanti splendide, Eliana Parodi e Giulia Aneli, voci davvero notevoli, che abbiamo ammirato ed applaudito con sincera ammirazione…anche perché hanno avuto il coraggio, vincendo la sfida, di cantare brani di cantanti del calibro di Grace Slick (Somebody To Love) e Aretha Franklin (You Make Me Feel Like) scusate se è poco! Ma debbo anche dire, parlandi di voci, che Mauro Mugiati ci ha regalato parecchi brani notevoli, da un Joe Cocker evidentemente (e a ragione) molto amato, sino ad un suggestivo Dune mosse di Zucchero, con un accompagnamento della tromba di Marco Cortona, da Miles Davis, davvero suggestivo.

E poi, fra una prima ed una seconda parte di tanti splendidi brani proposti dalla Beggar’s Farm i P.Voices… certo, non proprio uno dei loro soliti concerti, alcuni dei quali sono stati da me recensiti. Era una partecipazione, non peregrina certo, ma tale di fatto era: comunque hanno proposto, con grande successo di pubblico, alcune gemme del loro repertorio, con l’alta qualità che li contraddistingue, sia che dirigesse Arianna Torriani, sia che dirigesse il Maestro Girbaudo…con il valore aggiunto dei due splendidi solisti, di cui vi ho già parlato diverse volte nei miei articoli: Simona Baraldo, dalla voce calda, pastosa e timbratissima (e anche dalla notevole presenza scenica, complimenti), e poi il sempre validissimo Fabrizio Biancardi, trascinante nel brano finale della loro tutto sommato breve performance, Somebody To Love dei Queen, che mette i brividi. Ma in una serata soprattutto Rock & Blues hanno anche avuto l’ardire di proporre una splendida versione di “Nel Blu dipinto di Blu” di Modugno…una versione peraltro che è stata apprezzatissima…

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Ed infine, il Coro e la Rock-Blues Band, insieme, in un finale bellissimo, costellato di applausi ed entusiasmo, da parte di un pubblico foltissimo, completamente coinvolto dall’energia positiva di una grande serata di musica…

Un sentito grazie a Roberta Avramo, che mi ha permesso di utilizzare svariate sue bellissime foto che ho inserito nell’articolo.

 

 

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