Museo Etnografico della Gambarina 10 dicembre ore 17:00 presentazione del libro “IJ Brando. Musica – Musiche – Musicant”
“Il brando è un ballo in cerchio in 6/8 diffuso nella musica tradizionale piemontese e praticato specialmente in occasione delle feste di leva.
Veniva spesso eseguito da gruppi di fiati in organico variabile, da tre a otto elementi.
Se la melodia del brando era trasmessa in partiture scritte, le modalità di controcanto e di accompagnamento armonico erano improvvisate secondo un linguaggio condiviso tra i musicisti tradizionali e appreso oralmente.
In genere queste prassi estemporanee finiscono per essere dimenticate quando le musiche da ballo tradizionali perdono la loro funzione comunitaria, come è avvenuto in molte parti della nostra penisola a partire dalla seconda metà del Novecento.
Ma a Riva presso Chieri (Torino) non solo non se ne è persa memoria, ma c’è chi nella tripla veste di musicista tradizionale, ricercatore e compositore abituato ad utilizzare i linguaggi dell’improvvisazione nella propria produzione artistica ha saputo rintracciare i suonatori, metterli a confronto nell’esecuzione delle vecchie danze di leva e trascrivere in partitura le loro esecuzioni, ragionando sui processi estemporanei e raccogliendo un’enorme documentazione fotografica sugli ensemble strumentali e sui contesti in cui il brando veniva ballato.
Questo lavoro poteva farlo solo Domenico Torta, genius loci di Riva presso Chieri e del Museo del Paesaggio Sonoro, che ha saputo mettere la propria intelligenza a servizio della cultura musicale tradizionale.
Questo libro è il primo volume di una serie di Quaderni del Museo del Paesaggio Sonoro attraverso i quali, in forma di partiture, documenti e appunti, si ragiona su un sapere musicale che arde sotto la cenere della modernità”.
L’autore: Domenico Torta
Musicista e compositore, ha collaborato con importanti orchestre ed ensemble cameristici; ha pubblicato musiche per sonorizzazioni e lavori teatrali ed ha sperimentato con curiosità un ampio ventaglio di linguaggi e generi espressivi.
Il forte senso d’appartenenza alla propria comunità l’ha condotto a un’articolata ricerca sulla cultura musicale piemontese e alla riunione del patrimonio costitutivo del Museo del
Paesaggio Sonoro di Riva presso Chieri. Quel percorso d’indagine si è intrecciato a un’operosa attività didattica e a un personale impegno culturale al servizio della comunità d’origine, traducendosi infine in attenta esperienza di riproposta con la fondazione del gruppo dei Musicanti di Riva presso Chieri.
Recenti lavori per il teatro si sono rivolti a una lettura dell’universalità della musica, in un inedito dialogo tra i linguaggi della musica d’arte e gli idiomi popolari.
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