Post accensione a Bistagno
Anche la cultura deve mettersi al servizio del welfare e lo deve fare comunicando attraverso simboli conosciuti per entrare nelle corde delle persone. Messaggi precisi e non urlati. Piccoli dettagli che fanno la differenza e trasformano un bell’albero dai classici addobbi rossi in un benchmark di
attenzione alla solidarietà. Il Comune di Bistagno, con Fondazione Matrice, inizia proprio con l’albero di Natale in Gipsoteca il primo appuntamento con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030: sconfiggere la povertà, goal che l’Agenda presenta graficamente, per l’appunto, su campo rosso.
Soffermarsi sui principi di sostenibilità a favore delle persone e del pianeta è stata un’ottima occasione anche per portare gli argomenti dell’Agenda nelle scuole, semplificando il linguaggio per i più piccoli, coinvolti materialmente nella costruzione dei pacchi che fanno bella mostra ai piedi dell’albero. Albero illuminato, ovviamente, da luci a ricarica solare.
Anche il poetico presepe realizzato laboratorio Daccapo (progetto di Caritas Diocesana di Torino) con il
contributo pittorico degli allievi 3A e 3B della scuola secondaria di Primo Grado “G. Saracco” si illumina di solidarietà e sostenibilità. Posto nella piazzetta di fronte al sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista, sembra essere appoggiato sul fiume e, al tramonto, giureresti di vederlo fluttuare.
“Promuovere la sostenibilità e la prossimità non deve essere solo un atto formale. L’amministrazione vuole lasciare segnali concreti perché tutti possano contribuire al futuro migliore possibile” afferma il Sindaco Roberto Vallegra. “Si tratta di scelte e come tutte le scelte devono essere ragionate e indirizzate. I simboli per eccellenza del Natale ci sembravano i migliori veicoli per coinvolgere la comunità”.
L’Emporio solidale di Acqui Terme, infine, è stato destinatario di prodotti per la cura della persona,
particolarmente graditi per esercitare la loro attività di supporto ai più bisognosi.
La scelta del Comune di donare prodotti per l’igiene della persona e della casa non è infatti una scelta
casuale: le azioni a contrasto della povertà non possono escludere aspetti che riguardano la dignità, il rispetto e l’amor proprio della persona.
“Non possiamo che essere grati all’amministrazione di Bistagno per questo gesto – dice Maria Grazia Rota Piroddi responsabile del centro di ascolto di Acqui Terme – la donazione di prodotti per l’igiene personale e della casa ha per noi grande significato perché si tratta di prodotti che facciamo più fatica a reperire ma che rappresentano un aspetto fondamentale nella dignità della persona.”
“Si tratta di un’operazione che parla di connessione. Connessione di energie, temi, risorse e significati” – afferma Otto Bugnano direttore generale di Fondazione Matrice – “sempre più spesso sentiamo dire che siamo tutti interconnessi, forse attraverso il digitale, ma nella realtà abbiamo bisogno di costruire gesti perché il tutto assuma forma tridimensionale.”
Il Comune di Bistagno e la Fondazione Matrice sono felici di aver acceso il Natale a Bistagno collaborando con: il Laboratorio Daccapo, un progetto di Caritas Diocesana di Torino un luogo di sviluppo e creatività, un polo sinergico di attività indirizzate al ripristino della relazione, dell’inclusione sociale e della rivalutazione della persona in grave marginalità. All’interno del servizio è attivo un percorso di formazione per la lavorazione del legno, il restauro e la stampa serigrafica. L’inserimento delle persone avviene tramite il Centro di Ascolto Le Due Tuniche in collaborazione con UIEPE, Carcere, Comune di Torino e centri del volontariato sociale; l’Emporio Solidale nato come sintesi delle realtà del welfare del territorio per iniziativa del Centro di Ascolto con A.S.C.A, Caritas Diocesana di Acqui Terme, Impressioni Grafiche e Auser.
Gestito dal Centro di Ascolto e sostenuto da Fondazione Aurora e da Fondazione Compagnia di San Paolo, fa parte della rete degli Empori Caritas del Piemonte.
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