Marocco, è il momento di conoscerlo!
La splendida avventura ai mondiali di calcio ha portato il Marocco all’onore delle cronache internazionali.
Passata la scorpacciata di calcio, però, possiamo cogliere questa occasione per cercare di conoscere veramente questo meraviglioso paese.
Dico meraviglioso perché ho viaggiato quattro volte in Marocco e, combinazione, mi trottavo lì proprio in coincidenza coi mondiali di calcio.
Le vittorie con Spagna e Portogallo hanno paralizzato e coinvolto tutto il paese in una festa collettiva semplice, spontanea, a tratti commovente forse perché inattesa e maturata contro rivali storici.
Non è di questo, però, che voglio parlare: quello che voglio fare è spiegarvi perché, se non siete solo dei turisti da crociera, ma dei veri viaggiatori non potete non recarvi in Marocco.
Liberate la mente da preconcetti e pregiudizi, come un vero viaggiatore dovrebbe sempre fare.
Saprete allora apprezzare questo paese dalle infinite contraddizioni e dagli orizzonti più diversi.
Troverete il sapore dei due mari al nord (Mediterraneo e Atlantico) e l’emozione del mare di sabbia, il Sahara, al sud, il fascino delle vestigia della storia romana e quello ineguagliabile dell’architettura andalusa, frutto dell’incontro tra la storia spagnola e quella nord africana, farete un tuffo nelle medine, dove il tempo sembra essersi fermato al medioevo, oppure ammirerete il sorgere del più alto grattacielo africano, la torre di Rabat che solletica il cielo a 250 metri di altezza.
E poi i suoni, i profumi, il caos del traffico, il silenzio del deserto o l’incanto della neve : in Marocco potete sciare sulla sabbia o in alta montagna, come preferite.
Questa terra è stata un crocevia di civiltà, ognuna delle quali ha lasciato un segno nelle strade, nelle piazze, nei cortili, ma, soprattutto, sui volti della gente.
E a Marrakech, nella sua famosissima piazza dove sembrano convergere animali, razze, costumi, cibi, suoni e colori, troverete l’umanità vera, fatta di mendicanti, signore in abito elegante, cantastorie, lottatori, cuochi, incantatori di serpenti, ammaestratori di scimmie, viaggiatori, curiosi, miliardari sotto mentite spoglie.
Viaggiando in questa splendida e difficile terra ho sempre pensato che la bellezza delle nostre esperienze e le alterne fortune delle nostre esperienze non devono mai farci ignorare quanto sia difficile il “mestiere di vivere”, quello che ci accomuna ad ogni latitudine e longitudine.
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