Capitolo di Natale per i Cavalieri delle Terre di Asti e del Monferrato
Asti – Potremmo dire che le nostre vigne del Monferrato affondano le radici nel “fondo del mare “, in quelle terre profonde che oggi lasciano affiorare fossili e un tempo erano vita preistorica.
E così che quindi l’Ordine dei Cavalieri delle terre di Asti e del Monferrato ha recuperato un’origine unica andando a celebrare sabato 17 dicembre, il Capitolo di Natale al Museo Paleontologico di Asti.
Che meraviglia quelle dimensioni custodite nei saloni del Michelerio.
Una carrellata di eventi geologici degli ultimi 25 milioni di anni che hanno portato il Monferrato ad emergere e diventare sovrano di una cultura e qualità enoica impareggiabile.
La nostra storia- “scrittura recente “ – ha chiesto di apporre la firma sul libro dei Cavelieri a quattro personaggi difensori delle buone tradizioni e conoscenze: Livio Negro – Presidente Ente Parco Paleontologico; Mauro Paracchino difensore della ortodossia della Bagna Càuda; Renato Parisio – Preside dell’Istituto Penna; Davide Rosa direttore della scuola alberghiera di Agliano.
Serata di grande livello con il Gran Maestro Bracciale che dopo averli interrogati alla presenza del Consiglio dell’Ordine ha accolto i neo Cavalieri testimoni di quella porzione di Piemonte nobile e sublime.
Una cena magica curata dai giovani della scuola di Agliano impegnati in sala e in cucina capitanati dallo Chef Gino Minacapilli che ha ricordato l’emozione dell’incontro con Papa Francesco durante la sua recente visita in Asti.
Particolare il tratto artistico di Marcel Nicola per firmare il Menù d’autore che, ha spiegato, essere un omaggio al simbolo del cristianesimo e quindi non solo a quel “bambinello “ che evochiamo a Natale ma a quel Redentore che incontriamo per sempre.
Una regia come sempre e da trent’anni curata con passione e precisione da Silvana Negro che tesse verbali di riunioni e cuce ogni spunto operativo con il filo forte dell’esperienza di chi guarda all’antico per incoraggiare il cammino di tanti giovani.
Sono i nostri ragazzi che debbono sapere che il Monferrato ha più di 500 validi Cavalieri che fanno la differenza custodendo radici e fossili per svelare al mondo la bellezza di sapori e saperi che anche la presenza dell’assessore Riccardo Origlia della Città di Asti ha sottolineato con entusiasmo e brevità..apprezzatissima.
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