Spiritualità contemporanea: Arte e oreficeria nelle collezioni private
Si è Inaugurata e resterà aperta sino al 18 febbraio la mostra, promossa dal Comune di Valenza e curata da Lia Lenti e Rino Tacchella, intitolata Spiritualità contemporanea. Arte e oreficeria nelle collezioni private. La mostra è la prima importante iniziativa realizzata in occasione delle celebrazioni per i quattrocento anni dalla fondazione del Duomo di Santa Maria Maggiore di Valenza.
La mostra, dedicata al tema del sacro nelle arti figurative e nelle arti orafe presenta una selezioni di dipinti, sculture e opere di oreficeria prodotte tra il XX e il XXI secolo, secoli “in cui innumerevoli sono le correnti artistiche e molteplici le interpretazioni dei temi sacri“ destinati “alle nuove chiese che vengono edificate o ristrutturate adattandole alle nuove esigenze comunicative“ che consentono di riflettere, nella dimensione della contemporaneità, su uno dei temi cardine della storia dell’arte.
Attraverso le opere in esposizione è possibile interrogarsi su quale sia nell’arte contemporanea l’influenza del sacro nei contenuti, nei temi e nell’estetica, e come, nell’interpretazione degli artisti, la spiritualità si ponga in relazione con la fede, la rivelazione, il mistero. Il senso del sacro sarà, dunque, ricercato nei simboli e nei materiali più canonici ma anche attraverso una spiritualità rintracciata nell’immaterialità del sentire individuale dell’artista.
Spiritualità contemporanea è anche il tema affrontato dai due artisti e dalle due aziende orafe del distretto valenzano che partecipano in questo 2022 alla nuova edizione del progetto Fragile bellezza. Gabriele Garbolino Rù e Sabrina Milazzo presentano all’interno della sezione di arte orafa i gioielli nati dalla collaborazione sinergica con le aziende Gioj e Orsini. Due gioielli inediti nei quali è possibile individuare le ricerche e i percorsi individuali che hanno mosso l’ispirazione dei due artisti coinvolti.
Oltre agli orafi artigiani e professionisti anche altri artisti sono coinvolti nella sezione orafa come Saverio Cavalli, Guillaume Corneille, Chiara Dynys, Emilio Isgrò, Aldo Mondino, Arnaldo Pomodoro, Laura Rivalta e Luigi Visconti.
Tra i pittori e gli scultori che sono stati attivi nel Novecento troviamo un Crocefisso e alcuni scaldini in creta bianca e bronzo del simbolista casalese Leonardo Bistolfi, una formella in terra cotta con una Deposizione parte di una via Crucis realizzata da Arturo Martini alla fine degli anni ’20, una Madonna di Loreto di derivazione futurista avvolta in un abito in cui si stagliano biplani che atterrano su un mare ondulato di Umberto Mastroianni, una
Deposizione molto espressionista di Bruno Cassinari, un marmo wildtiano con una Deposizione dell’alessandrina Egle Pozzi Biginelli, una Madonna con Bambino in ceramica smaltata, plasmata comprimendo l’argilla a mani nude da Lucio Fontana, un grande dipinto di Piero Ruggeri e non poteva mancare Pietro Morando con un paio di Annunciazioni e Madonne con Bambino classificabili tra i suoi primi lavori.
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