E’ morto Pelè, una stella che illuminò anche il Moccagatta
Il mondo del calcio piange la scomparsa del più grande calciatore di sempre: Pelè, l’uomo che vinse tre mondiali.
Per una notte, la sua stella illuminò anche il cielo del Moccagatta, lo stadio dei grigi, per l’occasione con un’inedita maglia blu, il colore del cielo e dei sogni che a volte si realizzano.
Era il 12 giugno del 1968, per la città un evento storico regalato da quel Remo Sacco che fu l’ultimo grande mecenate della storia del calcio mandrogno.
Uno sfizio da 25 milioni di lire di allora.
Sugli spalti 20.000 tifosi osannanti, Alessandria completamente paralizzata dalla caccia all’autografo, ma per i più basta anche solo vederlo per un attimo.
La cronaca dice che la partita finì 0-2 per gli ospiti del Santos (allora la squadra più forte del campionato brasiliano) che non si impegnano certo alla morte, anzi sembrano voler regalare agli spettatori una notte di quel futebol bailado che ha fatto del Santos di Pelè e del Brasile qualcosa di unico e di diverso.
Schemi, tattiche, strategie spariscono di fronte a quel calcio, a quella notte e a quella gara che rimasero indimenticabili, un sogno fatto realtà, con Pelè che correva e sembrava volasse insieme al pallone, sospeso qualche centimetro sopra il tappeto verde.
Niente dirette, niente tv, niente streaming, ma ancora oggi parliamo e ricordiamo quella notte di quasi 54 anni fa perché la fantasia e le leggende funzionano meglio di qualunque canale televisivo.
Nessuno sport regala le emozioni del calcio, i Pelè, come i Maradona e i Messi accendono le passioni di milioni di tifosi in tutto il mondo e ci fanno dimenticare le difficoltà della vita regalandoci la gioia di tornare bambini per 90 minuti.
Grazie, o rei, per aver onorato la nostra città e averla condotta, per una notte, nell’olimpo del calcio.
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Nella foto: da sinistra Fabio Sacco, Pelé , Tonino Armano (oggi sindaco di Oviglio a cui è stato intitolato il club grigio Oviglio a nome di suo padre il “Grandissimo Ginetto Armano”), Carlo Sacco e il grande Ramon Francisco Lojacono.
L’immagine di Pelè è tratta da: www.goal.com