Torna “Marengo di Giovedì”: protagonista la nostra vita quotidiana nel primo ottocento

Si è parlato della vita quotidiana al tempo di Napoleone Bonaparte in occasione della ripresa, ieri 12 gennaio, degli apprezzatissimi appuntamenti con “Marengo di Giovedì”.
L’occasione è stata la ristampa del libro di Piercarlo Fabbio, Piero Teseo Sassi e Mauro Remotti dal titolo “Alessandria di Marengo- Vita quotidiana ai tempi di Napoleone Bonaparte” per i tipi di Sisifo Editore.
Il format è stato quello, ormai consolidato, del talk condotto da Efrem Bovo, Presidente del GUS (Giornalisti uffici stampa Piemonte), nonché temporary manager di Villa Delavo di Marengo. coadiuvato dall’autore di questa nota, Massimo Taggiasco.
Si è parlato non solo della storia di Alessandria e Marengo agli albori dell’800, ma anche di “politica culturale”, approfittando della presenza non solo del sindaco emerito Piercarlo Fabio, ma anche di numerosi pubblici amministratori (ex come Carmine Passalacqua e Franco Trussi e attuali come Maurizio Sciaudone).
Il questa prospettiva, è emerso chiaramente come il Polo Culturale di Marengo possa e debba diventare un punto di riferimento e di promozione non solo per quello che concerne la grande eredità e la visibilità internazionale delle vicende legate alla Battaglia di Marengo, ma anche come luogo deputato alla valorizzazione culturale di tutto il nostro territorio.
Le quasi 500 pagine di “Alessandria di Marengo” rappresentano una lettura scorrevole e piacevole che calano il lettore nella realtà quotidiana di Alessandria e dintorni all’inizio dell’800: non è un libro accademico, ma un testo che, nella piacevole forma del dialogo, conduce il lettore a rivivere la difficile esistenza dei nostri progenitori.
Tanti aspetti della nostra vita odierna e dell’aspetto della nostra città trovano le proprie origini, la loro vera ragion d’essere in quella drammatica pagina di storia (e quelle ad essa collegate) i cui protagonisti non furono solo i generali delle contrapposte armate, ma gli uomini e le donne, dimenticati dalla grande storia, che abitavano i luoghi devastati dal conflitto.
Pagine del nostro passato che ci guidano, grazie ad ottimi divulgatori, a comprendere il presente e ad apprezzare i luoghi della nostra quotidianità

Continua a leggere l'articolo dopo il banner