Giorno del Ricordo: dal 9 al 25 febbraio testimonianze, storie e memoria per le vittime delle Foibe e dell’Esodo
Torino – Le manifestazioni per il Giorno del Ricordo si aprono il 9 febbraio, ore 15, con la cerimonia istituzionale a Palazzo Civico alla presenza delle autorità cittadine e con l’intervento del Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Torino, Antonio Vatta e l’orazione ufficiale del dottor Enrico Miletto. Nel pomeriggio, ore 17.30, al Polo del ‘900 si parte proprio dal volume di Miletto Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d’Italia (Morcelliana, Scholé 2022) per fare chiarezza sul clima storico e politico del confine orientale seguendo la vita personale di due donne agli antipodi, in un incontro rivolto alla cittadinanza e alle scuole (su prenotazione a didattica@istoreto.it).
L’indomani, giorno dell’Anniversario, (10 febbraio, ore 10) le celebrazioni continuano al Duomo di Torino con la Santa Messa cantata dal coro C.A.R.P. Torino e al Cimitero Monumentale (ore 11.30) con la commemorazione presso il monumento dedicato alle Vittime delle Foibe e dell’Esodo degli Istriani, Fiumani e Dalmati. Alle 18.30, sintonizzati su Tradiradio, la voce è quella dei ragazzi degli Istituti Sella, AAlto e Lagrange con le loro domande e curiosità, accompagnati da Luciano Boccalatte, storico di Istoreto e con la partecipazione di Simone Cristicchi sulle motivazioni che l’hanno spinto a scrivere il musical civile Magazzino 18.
Si tiene il 17 febbraio ore 10, invece, la cerimonia commemorativa e posa della corona alla targa dedicata dal Comune di Torino agli Esuli (Corso Cincinnato angolo Via Pirano). L’appuntamento è al Conservatorio Verdi, il 25 febbraio ore 20.30, con lo spettacolo teatrale “Grazie Aida!” sulla figura dell’attrice di Pola Alida Valli, prodotto dalla Comunità degli Italiani di Pola, con concerto dell’Orchestra Mandolistica Città di Torino, diretta dal Maestro Pier Carlo Aimone.
“Le Foibe sono state un’immane tragedia a lungo rimossa – dichiara il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia – ma ricordarla ci rende tutti più forti e credibili nella difesa e nell’affermazione dei valori fondamentali sui quali è nata e si è costruita la nostra Repubblica. Questo giorno è un momento per riflettere sulla sofferenza e sulla perdita subita dalle comunità italiane e per onorare coloro che hanno sofferto e sono morti in questi eventi storici tristi. Le istituzioni e tutti coloro che ricoprono responsabilità pubbliche, hanno il dovere di promuovere ogni iniziativa utile alla memoria di quella tragica vicenda”.
Per il vicepresidente e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle, “Il Giorno del Ricordo deve rappresentare un’occasione per approfondire questa pagina drammatica della storia italiana ed europea, per comprendere e per riflettere. Le vittime delle foibe e le migliaia e le migliaia di profughi strappati alle loro case in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia e costretti all’esodo, rappresentano una sciagura troppo a lungo rimossa, ignorata, perfino negata. Per questo addolorano e rattristano le provocazioni, le strumentalizzazioni, le polemiche. Occorre, invece, storicizzare quegli eventi e collocarli all’interno di quella immensa tragedia che fu la Seconda guerra mondiale. Nel 2025 Gorizia e Nova Gorica saranno congiuntamente Capitale della Cultura europea, una grande occasione per costruire memorie che si riconoscono e si rispettano”.
Il programma per il Giorno del Ricordo nasce dalla collaborazione tra l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; Città di Torino; Regione Piemonte; Comitato Resistenza e Costituzione per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana del Consiglio regionale del Piemonte; Città Metropolitana di Torino e Polo del ‘900.
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