Sabato 18 febbraio il primo sopralluogo: abbattiamo le barriere architettoniche al Quartiere Cristo

“La Commissione Alessandria Sud e l’Associazione Attività e Commercio del Quartiere Cristo da tempo avevano già sollevato alcune problematiche relative agli spazi urbani del quartiere Cristo e dei sobborghi. Questo perché sulla base delle osservazioni degli abitanti, il gruppo di lavoro si è fatto promotore nel segnalare e proporre modifiche per alcune specifiche situazioni affinché il quartiere ed i sobborghi siano effettivamente più a misura di cittadino, ed in particolare a misura di
Persone con Disabilità. Purtroppo la situazione attuale vede una sostanziale incuria verso marciapiedi e zone di passaggio pedonale che erano già state segnalate negli scorsi anni.. Quotidianamente siamo a ricevere continue lamentele: troppe barriere architettoniche, troppe buche, criticità che vanno a danno di persone con Disabilità e non solo..” queste le parole di Silvana Sordo la presidente dei Commercianti del Cristo e di Alessandro Borgoglio della Commissione Alessandria Sud.
La Commissione e l’Associazione dei Commercianti si sono attivati in tutta la zona sud per verificare dove intervenire. Sabato 18 febbraio alle ore 15,00 (con ritrovo in Via Carlo Alberto) è stata invitata l’Associazione Idea e altri rappresentanti per un primo sopralluogo in Via Carlo Alberto e Corso Acqui ( ne seguiranno altri sia al Cristo sia nei Sobborghi della Sud).
“La Città per tutti è un obiettivo che richiede attenzioni trasversali, e lo strumento principale per raggiungerlo è la consapevolezza. Molto sovente, i nostri comportamenti feriscono i diritti degli altri senza che ce ne accorgiamo. Ecco perché è importante creare un modello di condivisione, affinché le nostre battaglie siano quelle di tutti – spiega Valerio Vanin – Presidente Associazione Idea Onlus . Come Associazione IDEA, ci siamo da sempre prefissati l’obiettivo di aiutare a progettare ambienti dove l’autonomia delle persone con disabilità fosse di primaria importanza, giacché potevamo non solo raccontarci agli altri ma anche essere parte attiva del tessuto sociale, economico e lavorativo della Città.
Col tempo abbiamo capito che tanti alessandrini che disabili non sono, desiderano per noi e i loro cari le stesse cose. E anche se questa è una battaglia che ci appartiene moltissimo, è chiaro che non possiamo portarla avanti da soli: serve l’aiuto di tutti.
Ci sono alcune criticità del Quartiere Cristo per le quali vorremmo contribuire con nuove idee, anche per fare spazio laddove non esiste e renderli nuovamente alla cittadinanza. Certo è che le barriere architettoniche interessano tutti, non solo noi. Interessano mamme e papà col passeggino, interessano giovani come anziani. E interessano la comunità tutta: dove si sono abbattute, si è generato da sola una comunità dove se le persone con disabilità potevano uscire di casa e compiere le azioni di vita comune, tutti i cittadini potevano venire ad incontrarci e fare amicizia, dove noi potevamo fare acquisti, lavorare, andare a fare volontariato e stare insieme. Per fare questo, serve capire che ci sono tanti impedimenti per noi a partire dai dehors e dai marciapiedi.
Il Quartiere Cristo è uno dei più popolosi e vivaci della Città. Pensiamo che merita, attraverso azioni di sensibilizzazione condivise, essere il nucleo del commercio e della socializzazione. Pensiamo che anche noi abbiamo il diritto di passare sui marciapiedi, di entrare nei locali, trovarci con gli amici e uscire nelle piazze.
Abbiamo trovato una Presidente dei Commercianti del Cristo che desidera impegnarci con noi per raggiungere questi grandi obiettivi. Con la testimonianza diretta delle problematiche che affrontiamo quotidianamente, possiamo evidenziare anche le soluzioni – che più di ogni altra cosa ci interessano, senza polemiche.
Crediamo in un modello dove ogni cosa venga affrontata insieme. E ringraziamo i partecipanti di questa giornata, la Presidente dei Commercianti del Cristo la Sig.ra Sordo Silvana,  Alessandro Borgoglio della Commissione Alessandria Sud, con  il Sig. Menabò Carlo, tutti i preziosi lavoratori del commerciale cittadino, di coloro che pensano che possiamo sempre fare meglio, e includere nelle opportunità di una città vivibile e piena di scambi anche chi oggi ne risulta escluso.”

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