Sanità, Rossi e Valle (PD): “Piemonte a rischio piano di rientro?”

Torino – La Commissione salute della Conferenza delle Regioni del 7 marzo ha denunciato con forza come la Nota di Aggiornamento al DEF – Versione rivista e integrata del 4 novembre 2022 comporti “la preoccupante prospettiva che il livello di finanziamento del SSN per il 2025 possa atterrare nientedimeno al 6,0% del PIL”. Parliamo di una percentuale che nel 2019 era al 6,4%, ben al di sotto di Regno Unito (8%), Francia (9,3%) e Germania (9,9).
Questo taglio del Governo Nazionale, unito alle conseguenze dell’emergenza pandemica ed energetica, comporta un ulteriore rischio, quello dei “piani di rientro”.
Un grido d’allarme è stato lanciato in questi giorni da alcune Regioni al Governo: la richiesta è che nessuna Regione debba essere sottoposta a “piano di rientro” o ad un aumento della tassazione a causa della grave criticità finanziaria dovuta ai costi riguardanti l’emergenza pandemica ed energetica. Qualora ciò dovesse avvenire, andrebbe progressivamente e irrimediabilmente compromesso il sistema sanitario universalistico italiano.

L’ipotesi che avanza la Commissione Salute è di consentire che i disavanzi Covid possano essere ripianati dalle Regioni con un piano di ammortamento decennale ed escludere i maggiori costi aggiuntivi effetto della pandemia e del caro energia dalla verifica dell’equilibrio economico-finanziario.
Ci appelliamo al Presidente Cirio affinché si attivi presso il Governo, condivida le proposte avanzate da altre Regioni, scongiurando il rischio che la nostra Regione ripiombi nel piano di rientro. Occorre battersi perché venga predisposto a livello nazionale un piano di gestione della spesa sanitaria che non comprometta la programmazione sanitaria regionale, i LEA e il recupero delle liste d’attesa».

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