Case green, Tovaglieri (Lega): “Respinti nostri emendamenti di buon senso, ora PD e 5 Stelle spieghino loro voto in Europa contro fasce deboli”

Strasburgo – «Gli emendamenti migliorativi e di buon senso presentati dalla Lega, che recepivano le istanze delle categorie interessate, non sono stati minimamente presi in considerazione dalle sinistre europee, che oggi, nella seduta plenaria di Strasburgo, hanno approvato la direttiva sugli edifici green, imponendo di fatto una patrimoniale mascherata da decine di migliaia di euro sulla casa degli italiani e mettendo a rischio la tenuta del settore edilizio, bancario e immobiliare. Le poche modifiche apportate al testo in aula non ne cambiano la sostanza e le conseguenze si preannunciano catastrofiche per la peculiarità del patrimonio edilizio dei nostri territori. Come relatrice ombra del provvedimento e come promotrice, a livello locale, di diversi tavoli di confronto con le associazioni dei costruttori e con gli ordini professionali durante l’iter di questa direttiva, esprimo grande preoccupazione e rammarico per la vittoria del fanatismo ecologista sul realismo e sulla ragionevolezza. 
Ora vogliamo vedere come Pd e Cinque Stelle, che hanno votato a favore di questo provvedimento assurdo e inattuabile, spiegheranno ai cittadini le disastrose conseguenze delle loro scelte in Europa. Ci domandiamo come la neosegretaria del PD, Elly Schlein, che si è proposta come paladina delle fasce più deboli, riuscirà a convincere le famiglie a basso reddito che è giusto e opportuno spendere decine di migilaia di euro, magari indebitandosi per anni e abbassando ulteriormente il proprio tenore di vita, per adeguare l’abitazione ai nuovi standard europei. Anche i Cinque Stelle dovranno ingegnarsi non poco per riuscire a dimostrare agli italiani meno abbienti che è conveniente e sostenibile affrontare costosissimi interventi di ristrutturazione della casa, magari ereditata dai genitori, che potranno essere compensati da un risparmio nella bolletta energetica visibile non prima di decenni.
Siamo tutti a favore della tutela dell’ambiente e tutti condividiamo gli obiettivi, ma questa non è la soluzione e tempi e modi sono inaccettabili. Come già per il bando alle auto 2035, auspichiamo che i prossimi negoziati possano mettere argine e fermare questa eurofollia: la battaglia per difendere le case degli italiani e per garantire la tenuta del comparto edilizio non finisce qui».
Così l’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri (Lega), membro della Commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo, relatrice ombra del provvedimento.

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