Maccabei in scena: al Teatro Sociale di Valenza spettacolo del giovane monologhista nella rassegna primaverile di comicità
Valenza – Dopo il successo de Il dialogo della vagina spettacolo applauditissimo, , la rassegna Morire dal ridere lanciata dal Teatro Sociale di Valenza ospita l’universo umoristico ed introspettivo di Pietro Maccabei, che con la collaborazione di Daniel alla chitarra interpreta lo spettacolo “Meglio nascere fortunati che ricchi”
Maccabei è un giovane attore diplomato allo Stabile di Torino con la guida di Gabriele Vacis. Già applaudito a Valenza in spettacoli come Prometeo e Risveglio di Primavera con la compagnia PEM, torna con il suo progetto solistico: praticamente una anteprima.
Interessantissimo lo spunto di partenza che parte da una citazione di Jean-Jacques Rousseau: “I figli sono liberati dall’obbedienza che dovevano al padre, il padre è sciolto dalle cure che doveva ai figli; tutti rientrano a parità di condizioni nell’indipendenza” Ma poi Pietro passa più prosaicamente al padre “Adesso so cazzi tui, mi disse il giorno in cui ho compiuto 18 anni”.
Infatti l’indipendenza dalla famiglia, di cui parla Rousseau- spiega Pietro – nel tempo ha iniziato ad arrivare sempre più tardi. Basti pensare che per la generazione dei “boomer” questo tipo di indipendenza arrivava intorno ai 13/14 anni, età nella quale potevano scegliere se iniziare a lavorare o proseguire gli studi. In ogni caso, il momento della leva militare obbligava praticamente tutti a staccarsi dal nido famigliare e per la prima volta confrontarsi con una realtà esterna, con altre regole e altri valori.
Le ultime generazione invece, anche solo considerando l’obbligo scolastico fino ai 18 anni, raramente si allontanano dalla casa in cui sono cresciuti prima della maggiore età. L’indipendenza dagli schemi che regolavano la vita familiare arriva quindi in un momento in cui non si è né adolescenti né adulti, dove chi lavora va in banca ad aprire un mutuo con ancora qualche brufolo in faccia, e chi studia scrive tesi di astrofisica mentre chiama la mamma per capire come funziona una lavatrice. Ci si trova a tu per tu con un mondo che segue altri ritmi, altri tempi, altre logiche e per sopravvivere a questo confronto è necessario mettere in discussione le certezze, i valori e i processi mentali sui quali si è basata la propria esistenza fino a quel momento, bisogna risignificarli e capire che spazio concedergli nella nuova realtà in cui ci si immerge.
“Casa mia” – spiega infine Pietro – nasce proprio da questa crisi, un’analisi narrativa che attraverso i ricordi cerca di trovare delle “mura natie” capaci di elevarsi dallo status di pregiudizi e diventare radici. L’affetto, la politica e la morte sono i macrotemi che compongono un racconto “casereccio” impastato di farina e di musica, che mira trovare un “core” (non è inglese, è cuore in umbro) dal quale ripartire, da cui ricostruirsi.
Successivo evento della rassegna marted’ 23 maggio (ore 21) con un’altra attrice della compagnia PEM ovvero Lucia Raffaella Mariani in “Irresistibile”, ovvero la coscienza sporca di una ragazza per bene, monologo dal forte elemento autobiografico.
La chiusura sarà giovedì 30 maggio (ore 21) con Alessandro Bianchi, volto della comicità (Colorado, Scorie, Spuntnik) con un passato ancora vivido nella memoria di molti con i Cavalli Marci… Il suo progetto si intitola The Speech – Il discorso.
Biglietti 15 intero
ridotto 10 euro (Soci Coop; abbonati stagione APRE, under18)
abbonamento a 4 spettacoli: 30 euro
info e prenotazioni: biglietteria@valenzateatro.it – telefono 0131.920154 e whatsapp 324.0838829
ORARI BIGLIETTERIA:
dal martedì al venerdì ore 16-19
sabato ore 10-12.30.
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