Marco Aime e Davide Papotti presentano “Confini – Realtà e invenzioni” nel prossimo appuntamento dei Giovedì culturali all’Associazione Cultura e Sviluppo
Alessandria – Attingendo rispettivamente dall’antropologia e dalla geografia, Marco Aime e Davide Papotti – ospiti dell’Associazione Cultura e Sviluppo nel prossimo appuntamento dei Giovedì culturali – propongono, in un loro agile testo pieno di intelligenza e profondità, un inedito viaggio attraverso la nozione di confine, applicata ai più svariati ambiti della vita sociale. Ne parleremo giovedì 11 maggio alle ore 18 quando gli autori presenteranno il loro libro, Confini – Realtà e invenzioni (Edizioni Gruppo Abele, 2023).
Le frontiere politiche e quelle naturali (fiumi, mari e simili), che abbiamo tutti imparato a conoscere sulle mappe geografiche, sono probabilmente l’esempio di confine più immediatamente vicino alla memoria di ciascuno. Ma l’analisi degli autori va oltre, esaminando ciò che è anche confine simbolico, costruito culturalmente e con l’obiettivo di delimitare l’identità collettiva di un gruppo. La pelle è dunque un confine; parimenti lo è il cibo con le più varie abitudini alimentari; allo stesso modo esistono confini tra generazioni, tra religioni, tra classi sociali, nella produzione artistica e letteraria, e in molti altri campi dell’esperienza umana. Ma a che serve, in fondo, un confine?
Marco Aime è antropologo, scrittore e docente di Antropologia culturale presso l’Università di Genova. Ha condotto ricerche in Benin, Burkina Faso e Mali, oltre che sulle Alpi.
Davide Papotti insegna Geografia culturale all’Università degli Studi di Parma. Entrambi gli autori hanno pubblicato moltissimi saggi, e insieme, per Einaudi, L’altro e altrove. Antropologia, geografia e turismo (2012)
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