Lunedì 29 maggio al Museo della Gambarina conferenza del Dottor Ferdinando Caputi sul tema “Libarna: la distruzione del sito dovuta alle due linee ferroviarie GE-TO e GE-MI”

Alessandria (Ferdinando Caputi, Direttore Nazionale Cisrei) – “Le ultime indagini effettuate dalla Soprintendenza Archeologica in questi ultimi anni sul sito hanno portato, grazie all’aiuto dei droni e dell’aerofotogrammetria, visibilmente alla luce le fondamenta degli edifici, appartenenti agli altri quartieri che formavano la città Romana di Libarna ed evidenziato le parti mancanti. Sicuramente si tratta di una delle aree archeologiche più importanti del Piemonte vista la sua posizione geografica e la grandezza dell’abitato. Ma purtroppo la costruzione della SS35 Bis dei Giovi e delle due linee ferroviarie, ha letteralmente cancellato buona parte dei 40 quartieri originari, il resto lo fecero nel tempo gli abitanti di Serravalle e di Arquata utilizzando i resti in elevato della città, come cava per costruire nuove abitazioni, arrivando addirittura fino all’Abazia di Monte Spineto. Tutti questi luoghi presentano infatti tracce ancora visibili dei materiali da costruzione di epoca Romana. Questa conferenza attraverso studi topografici e, con l’aiuto del Progetto sulla valorizzazione del sito archeologico, opera dell’Architetto Elisabetta Baldi, è rivolta ad un pubblico che queste cose può sapere ma anche ignorare che potrà vedere Libarna a 360 gradi e capirne la grande importanza culturale e turistica che appartiene alla nostra provincia e che va valorizzata al massimo.”

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