La Giurisprudenza attuale in Materia Bancaria: il ruolo dell’Informazione e come un mutuatario (consumatore o impresa) può difendersi dalle illegittimità a suo carico.
Già da tempo se ne parla sottovoce l’argomento è scottante, ma il nostro compito naturale è di svelarlo per il ruolo istituzionale che occupiamo, affinché chi ne subisce le conseguenze inconsapevolmente sia messo difronte a una scelta, di agire oppure continuare ad essere vittima.
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Il sistema del Credito a tutti i livelli da qualche anno ad oggi da parte della Magistratura competente, sta incassando chiari e documentabili segnali di comportamenti illegittimi.
Tenterò in più momenti con professionisti competenti, di capirne insieme a chi parteciperà da spettatore a questa inchiesta, le dinamiche.
Ho avuto il piacere di conoscere il Dott. Alessandro Govoni, CTU del Tribunale di Cremona dal 2013 al 2019 ed esperto in materia bancaria, con il quale ho iniziato a “aprire” il coperchio del “Vaso di Pandora”.
Tenteremo insieme di aprire uno spiraglio informativo, ripeto questo primo incontro è una sorta di premessa a chiacchierate più dettagliate che offriremo successivamente.
Benvenuto Dott. Govoni, entro subito nel tema della nostra chiacchierata, le Sentenze n°2188 marzo 2021 del Tribunale di Roma e la n°8/2022 del Tribunale di Cremona, quali illegittimi comportamenti hanno portato alla luce da parte degli Istituti di Credito?
La Sentenza n° 2188 del marzo 2021 è importantissima, va a tutelare tutti colori che hanno sottoscritto mutui ipotecari societari, prima casa o leasing, con piano di ammortamento alla francese, il quale prevede inizialmente un metodo di rientro sbilanciato con più interessi e meno capitale restituito, il Tribunale di Roma con la Sentenza citata li ha dichiarati illegittimi, perché la CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) in questo caso trattasi della Prof.ssa Daniela SAITTA, docente a Dipartimento di Matematica Finanziaria alla Università La Sapienza di Roma, quindi un massimo esperto, ha riconosciuto che nella formula che determina l’importo della rata iniziale di tal ammortamento , è applicato l’algoritmo dell’interesse composto, vietato per legge.
In sintesi, l’illegittimità contestata nei confronti della Banca è stata motivata dal fatto che la stessa non avesse reso edotto il cliente indicando nel contratto di Mutuo, ai sensi della Delibera del febbraio 2000 emanata dal CICR (Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio), un tasso equivalente che specificasse il pagamento di un maggior addebito di interessi che se questo algoritmo non fosse stato applicato.
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A questo punto il Tribunale di Roma condanna la Banca, dopo avere quantificato il maggiore onere che si sviluppa proprio per la presenza di questo algoritmo nella formula della rata, determinante un ammortamento del capitale meno che proporzionale, con un ritardo di restituzione del capitale, definito, come la stessa Sentenza sottolinea, capziosamente, astutamente costruito, traendo in inganno il mutuatario sulla reale entità del tasso applicato.
Avremo modo in successivi incontri di spiegarne i dettagli nello specifico, di come si è giunti tecnicamente a questo giudizio.
Dopo questo primo risultato ci sono stati altre sentenze che mettono in luce questo dramma per tanti mutuatari?
Decine di Tribunali in tutt’Italia, dopo la Sentenza del Tribunale di Roma sopracitata del 2021, hanno sentenziato la stessa cosa, tramite consulenze tecnico d’ufficio si è riscontrato che nella formula della rata vi è questo algoritmo, maggiore onere che si ottiene: percentualizzato, sommato al tasso, se supera il tasso soglia alla stipula del contratto di mutuo determina usura, nel caso contrario comunque si ha un tasso reale differente da quello stipulato, la banca viene condannata al rimborso degli interessi al Tasso Bot o al Tasso legale, in misura dal 60% al 70% degli interessi pagati.
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Da alcune informazioni mi risulta che non tutti i Tribunali in Italia finora hanno applicato lo stesso “Giudizio”, le risulta?
Nel caso in cui trattasi di un procedimento presso il Tribunale Civile iniziato con atto di citazione depositato dell’Avvocato del mutuatario dove si indica nello stesso l’algoritmo dell’interesse composto nella formula della rata, perché riscontrato dalla CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) nominato dal Tribunale, procedendo cioè contro la banca con una Causa Civile Ordinaria, dai dati, nella quasi totalità la Banca viene condannata al pagamento, come spiegato prima.
Queste Sentenze hanno però reso possibile un procedimento velocissimo, il ricorso per ATP (Accertamento Tecnico Preventivo) che si conclude in 5/6 mesi.
Esso è ammesso solo in caso di inadempienza, della banca alla obbligazione contrattuale, come questa rilevata, della trasparenza sul tasso o per fatto illecito poiché queste sentenze rilevando che vi è un artifizio contabile nella formula della rata che provoca maggior arricchimento della banca a discapito del mutuatario, configurano anche il delitto di truffa contrattuale.
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Alcuni Tribunali però non hanno accolto questi ricorsi, altri invece li hanno accolti in toto.
Dove non sono stati accolti le ATP, è per situazioni ancora poco “chiare”, cosa che non potrebbero assolutamente fare, perché sussistendone i requisiti di ammissibilità (inadempienza contrattuale o fatto illecito) stabiliti dalla Legge (art 696 bis del Codice di Procedura Civile) , devono essere ammessi.
Aggiungo, perché diventa evidente, il rientro dell’intera somma dovuta da parte del contraente alla Banca, ristabilisce un fattore importante, quello di non causare danni alla banca stessa per la mancata restituzione del debito; quindi, a non causare buchi di bilancio, i quali ricadrebbero sull’intera comunità dei contribuenti, vedi caso MPS.
Ringrazio il Dott. Alessandro Govoni per questo primo incontro, al quale ne seguiranno degli altri dove insieme come anticipato, spigheremo dettagliatamente i vari casi di contratti di mutuo, che attualmente sono stati oggetto di Sentenze da parte di svariati Tribunali.
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Potete seguire l’intervista integrale cliccando sui link di YouTube o Facebook sotto impressione.
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Chi è Giuseppe Spinelli
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Salve, mi chiamo Giuseppe Spinelli, Giornalista Pubblicista e Presidente dell’Associazione Esaro Italia web Radio organizzazione no-profit, ci occupiamo prevalentemente di informazione, dagli italiani nel mondo a temi che riguardano il sociale.
Ho avuto il piacere di essere ospitato con le mie le nostre inchieste, dalle testate Alessandria24.com, per questo un grazie al Direttore Massimo Taggiasco, il quale mi ha affidato anche per L’ Araldo, dove ne ricopre la responsabilità insieme ad Aldo Rovito, quest’ultimo anche Presidente e Fondatore di Identità Italiana – Italiani all’Estero, di un segmento informativo che si occupa interagendo con le Associazioni dei nostri connazionali all’estero.
Auguriamoci tutti un buon lavoro, da parte mia la promulgazione e l’auspicio che da tutti voi, giungano le segnalazioni per avere la possibilità di creare quel ponte ideale struttura indissolubile delle radici di ogni fratello diretto e discendente residente in ogni angolo del mondo.
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