Attivata nel torrente Orba la pesca notturna per contenere la presenza del pesce siluro

Alessandria – Risulta sempre più evidente e drastica la riduzione della presenza ittica nei torrenti e fiumi della Provincia di Alessandria in particolare da parte di varietà ittiche che rappresentano la frazione autoctona, importante tassello del patrimonio della biodiversità territoriale. Il Presidente della Provincia Enrico Bussalino dichiara: “molto spesso, le amministrazioni, si trovano inermi di fronte all’imperversare di asciutte naturali su vasta scala nei corsi d’acqua, compromessi da una inarrestabile evoluzione ambientale oltre all’incidenza su di essi dei prelievi ad scopo irriguo o umano. La causa di questo depopolamento ittico, non è da accreditarsi alla pressione dell’attività alieutica, il negativo e grave impatto è da ricercare nel consistente e recente insediamento, con la conseguente colonizzazione, di molte specie ittiofaghe invasive (cormorani, marangoni, gabbiani, ibis, ecc.) oltre alla notevole propagazione del pesce Siluro, nei confronti del quale la Provincia ha tutt’ora in corso massivi interventi di contenimento. La diffusione di quest’ultimo predatore rappresenta ad oggi una vera emergenza nell’intero bacino padano”.
In sede di Consulta Provinciale pesca, proprio a supporto e incentivo di quest’ultima attività è stato proposto anche il coinvolgimento dei pescatori dilettanti attraverso la pratica della pesca notturna. Tale approccio implica la dotazione di mirata attrezzatura atta alla cattura e al trattenimento del siluro, specie nella circostanza di allamaggio degli individui di dimensioni importanti, difficilmente raggiungibili con la consueta e consolidata metodologia dell’elettropesca.  Il Dirigente della Direzione Ambiente, Ing. Paolo Platania, nel sottolineare una particolare e più incisiva attenzione in tal senso, verso gli ambienti acquatici di maggior pregio, indica il caso del tratto di valle del Torrente Orba, dal comune di Ovada a scendere, ove la recente diffusione del siluro impatta pesantemente con la presenza di specie autoctone oggetto di Direttiva Comunitaria, motivo per cui la Provincia ha ritenuto opportuna l’istituzione in tale ambito del regime  di  pesca  notturna finalizzata alla cattura delle specie alloctone. Tutto ciò regolamentato da specifiche disposizioni sull’uso di attrezzature e sull’osservazione di atteggiamenti da tenere in ambito di pesca, soprattutto nei confronti dell’obbligo di trattenimento e conseguente divieto di rilascio nelle acque degli esemplari di Siluro catturati. Il nuovo provvedimento  implica da parte degli organi di vigilanza una mirata attività di controllo in notturna, soggetta a cautele per motivi di sicurezza, anche a tutela dei pescatori stessi, per gli aspetti legati al bracconaggio e ad altre attività illegali rivierasche.  Una agevolazione al buon svolgimento questo servizio, vede efficace supporto nella collaborazione da parte dei fruitori della pesca dilettantistica notturna con la segnalazione alla Provincia della targa degli automezzi di norma utilizzati dagli stessi per le attese opportunità di pesca notturna. L’Ufficio Ittiofauna in seguito alle comunicazioni pervenute redigerà un apposito elenco. Tale elenco, in continuo aggiornamento  sarà a diposizione delle Forze dell’Ordine e degli organi di Vigilanza Provinciale, Locale e Volontaria.
Il presidente Bussalino sottolinea il carattere di estrema attualità e puntualità da parte della Provincia del provvedimento attuato anche per una sua non trascurabile natura di carattere emergenziale. Il consigliere delegato alla Pesca, Stefano Zoccola, anche nella sua qualità di Presidente della Consulta Provinciale Pesca fa rilevare inoltre gli aspetti di buona gestione da parte della Provincia di Alessandria, molto spesso dimostratasi all’avanguardia nel campo della tutela ittiofaunistica, dove nel caso della specifica situazione ha previsto un coinvolgimento attivo alla problematica da parte dei pescatori, in sinergia con l’Ente e gli organi di controllo. Si tratta di un provvedimento che non solo è atto a rafforzare l’opera di contenimento del siluro, ma ribadisce con chiarezza l’obbligo di divieto della pratica di rilascio degli individui catturati, annosa problematica relativa ad una pratica di uso consolidato che emerge particolarmente ogni qualvolta vengono catturati individui di grandi dimensioni. L’arduo obbiettivo di salvaguardia delle specie ittiche autoctone per un auspicabile ripopolamento si sta attuando anche sulla base di altre attività analoghe già messe in atto dalla Provincia attraverso la proficua gestione degli incubatoi di valle e del controllo delle asciutte procurate nell’ambito dell’esecuzione di lavori in alveo.

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