Coldiretti Alessandria: “Prezzi: 7 vacanzieri su 10 scelgono il cibo di strada per risparmiare tempo e denaro”

Alessandria – Con l’aumento dei prezzi 7 vacanzieri su 10 (70%) scelgono questa estate il cibo di strada per assaggiare piatti tradizionali dei territori visitati ma anche per risparmiare qualcosa e far fronte agli effetti dell’inflazione.
E’ quanto emerge dall’Indagine Coldiretti/Ixè su un fenomeno favorito dal moltiplicarsi di sagre, feste ed iniziative di valorizzazione alimentare nei luoghi di vacanza. Lo street food rappresenta per molti un’alternativa valida per mangiare fuori in vacanza anche per ottimizzare i tempi sia nelle località turistiche che nelle città d’arte.
Tra i vacanzieri che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito dall’83% è il cibo della tradizione locale, mentre il 12% sceglie i cibi etnici (come il kebab o felafel) e il 5% quello internazionale (come gli hot dog).
Il fenomeno del cibo di strada ha radici molto antiche che risalgono al tempo dei Romani dove gran parte della popolazione era spesso solita gustare i pasti in piedi e velocemente in locali aperti in prossimità della strada.
Per questo l’Italia, con le sue numerosissime golosità gastronomiche può vantare una tradizione millenaria, come dimostrano le diverse specialità locali apprezzate dagli amanti dello street food che vanno dagli immancabili panini ripieni con le tipiche farciture locali dai salumi ai formaggi, alle focacce e al pesce fritto per chi si trova nelle località marittime.
“Alla crescita del fenomeno però si accompagna paradossalmente una preoccupante perdita del radicamento territoriale e un impoverimento della varietà dell’offerta, ma anche il rischio di bassa qualità con preoccupanti riflessi sul piano sanitario. Si assiste, in particolare, ad una progressiva tendenza alla vendita nei centri storici di alimenti lontani dalle tradizioni gastronomiche locali, con un appiattimento e una omologazione verso il basso che distrugge le distintività”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Il risultato è che i turisti trovano da Palermo a Milano gli stessi cibi di New York, Londra o Parigi a scapito dei cibi più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale.
“A sostenere il percorso di qualificazione dell’offerta alimentare in questo settore ci sono i mercati degli agricoltori che si sono diffusi in molte grandi e piccole città grazie a Fondazione Campagna Amica che ha realizzato la più vasta rete di vendita diretta a livello mondiale – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Una realtà in grado di soddisfare anche le recenti tendenze salutistiche con l’offerta di frutta presentata in tutte le diverse forme, dai centrifugati ai frullati, dagli smoothies ai pezzettoni, insieme alla classica fetta d’anguria. In questi mercati si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo”.

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