Il ruolo delle Camere Di Commercio Italiane (AR), Stanislao Pietro Baziuk Segretario Generale della sede di Mendoza, una vita per diffondere l’Italianità in tutte le sue forme

È una storia infinita quella che ogni connazionale nel mondo ci offre, bisogna raccontarla sta nel diritto – dovere dell’informazione a tutti i livelli, ahimè impegno in minima parte assolto.

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Qualcuno in merito ha voluto essere malizioso citando la fonte di questo poco interesse, perché rende poco?

Noi continuiamo, invece, continuiamo è il nostro percorso naturale, rendersi conto di quante meravigliose opportunità offre è stupefacente.

Siamo in ogni angolo del mondo, pensate se la politica investisse su un segmento dedicato, certo i vari Ministeri hanno e caldeggiano relazioni, non basta, perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti, fare di più si può, perché ripeto, è un mondo ancora tutto da abbracciare.

In merito al filone informativo che stiamo percorrendo, devo ringraziare l’Associazione Culturale Identità Italiana – Italiani all’Estero e Alessandria24.com, per la sensibilità che dimostrano nell’interessare una rubrica specifica a questo tema.

Oggi ho l’opportunità di farmi e farci raccontare, quali gli strumenti che da sempre stanno percorrendo iniziative che mirano allo scopo in premessa, l’Ing. Stanislao Pietro Baziuk, nostro connazionale nato a Forlì, la mamma lo era mentre il padre polacco sbarcato in Italia durante gli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Segretario Generale della CCI (Camera di Commercio Italiana) di Mendoza (AR), tra le tante specializzazioni in suo possesso, una in particolare ha contribuito alla crescita in modo esponenziale dell’Ente, è responsabile dello Sviluppo Istituzionale e dei Programmi Economici, Commerciali, Formativi ed Associativi.

Benvenuto nella nostra Rubrica Segretario Generale, spero che lei ci aiuti nello sviluppare la premessa fatta, il ruolo delle Camere di Commercio ha contribuito allo sviluppo delle relazioni tra gli italiani di Argentina in questo caso e non solo, e le Istituzioni Italiane. Ci racconti un po’ la genesi di quest’esperienza e, perché bisogna aiutarla a insediarsi in modo maggiore nelle relazioni internazionali?

Grazie, intanto, all’Associazione Identità Italiana – Italiani all’Estero e a tutta i componenti della Redazione, i quali hanno permesso la realizzazione di questo incontro, naturalmente anche a lei Giuseppe che ha a cuore questi argomenti.

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Il mio percorso e la mia esperienza sono simili a tanti altri connazionali che anni fa hanno la lasciato l’Italia come me per motivi che conosciamo, ognuno di noi ha voluto affrontare una scelta legata alla realtà di quel momento, tanta fame e poca speranza.

Siamo sbarcati in diversi paesi del mondo, ovunque si guardi c’è uno di noi, tra la fine del 1800 e dopo la Seconda guerra mondiale come nel mio caso.

Ci legano storie simili, il lavoro il motivo principale unico per dare alle nostre famiglie le risposte a quei bisogni per i quali siamo partiti.

Nel caso della mia famiglia si è realizzato ogni cosa di cui alla premessa, il nostro primo approdo è stato in un piccolo centro della provincia di Buenos Aires, successivamente ci siamo trasferiti qui a Mendoza.

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Tanto coraggio a partire in un periodo molto difficile, ripagato dal suo impegno personale nella continua promozione dell’Italia in campo Culturale e Sociale, lo dimostrano i suoi attestati di stima, è Cavaliere della Repubblica Italiana dal 2009 e di chi ha fatto di lei un figlio successivamente, l’Argentina, la quale ha rappresentato nel mondo in diverse manifestazioni, è un esempio di Patriottismo continuo la sua esperienza agli occhi di ognuno di noi.

Mi ha colpito una sua scelta che ha un certo punto le capita di fare (sicuramente ponderata) a un certo punto della sua vita professionale, tra l’altro molto redditizia, lascia il suo lavoro per dedicarsi totalmente alla diffusione dell’Italianità a tutti i livelli attraverso la creazione di un importante strumento, le Camere di Commercio, ci racconti questo momento e la storia di questo Ente Territoriale, il quale ha contribuito a sviluppare, rifarebbe le stesse cose?

Intanto spieghiamo cosa sono queste associazioni d’imprenditori, di Professionisti che hanno formato le Camere di Commercio Italiane nel Mondo, connazionali e discendenti, i quali hanno dedicato il proprio impegno alla promozione dell’Italia, in pratica gli stessi da tempo avevano anticipato l’idea di questa parola che successivamente diventò il marchio più importante al mondo, Made in Italy, veri e proprio visionari.

Lo dimostra il fatto della fondazione delle prime Camere di Commercio, avvenuta alla fine del 1800 e molte nel primo decennio del 1900, la nostra Camera dell’Ovest Argentina, è una delle più giovani ha 40 anni.

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Importanti strutture, hanno da sempre un ruolo primario per mantenere quel rapporto con l’Italia in forma Istituzionale, il quale garantisca lo scambio con i paesi dove ogni figlio o discendente vive e crea relazioni in tutti i campi.

Il 1970 è l’anno del riconoscimento di queste associazioni: – Fonte: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Camere di Commercio Italiane all’Estero

La legge n. 518 del 1° luglio 1970 prevede che le associazioni di operatori economici, libere, elettive, costituite all’estero al fine di contribuire allo sviluppo delle relazioni commerciali con l’Italia, possono essere riconosciute come “Camere di Commercio Italiane all’Estero” (CCIE).

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Per essere riconosciute, tali associazioni devono dimostrare di aver svolto per almeno due anni attività in favore degli scambi commerciali con l’Italia e di assistenza verso gli operatori economici. Il riconoscimento viene concesso con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, su conforme parere del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, quando l’attività della Camera risponda ad un reale interesse degli scambi commerciali con l’Italia.

Le Camere di Commercio riconosciute possono ricevere dal Ministero dello Sviluppo Economico contributi pubblici, finalizzati a sostenere lo svolgimento di specifiche attività promozionali, di rilievo nazionale, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese realizzati dalle CCIE. Il Decreto Ministeriale del 24 aprile 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto un sistema di valutazione delle performance delle CCIE, cui sono collegate le percentuali differenziate di contributo concedibile a ciascuna Camera.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale:

  • partecipa ai lavori della Conferenza dei Servizi, durante la quale vengono assunte le più importanti decisioni relative alle CCIE, in particolare, la concessione o la revoca del riconoscimento;
  • interviene nel processo di valutazione delle performance, in quanto uno degli indicatori è elaborato, sulla base delle informazioni fornite dalle Rappresentanze diplomatiche;
  • interviene nel processo di concessione dei contributi pubblici: le richieste di contributo devono essere inoltrate al Ministero dello Sviluppo per il tramite della rappresentanza diplomatica italiana competente, che esprime il proprio motivato parere sul programma di attività realizzato dalla CCIE di Competenza; partecipa, attraverso un proprio rappresentante, alla Commissione preposta alla valutazione dei programmi di attività realizzati dalle Camere, di cui al DM 24/04/2014.
  • interviene nel processo riguardante il “Gradimento ministeriale” della scelta dei Segretari Generali delle CCIE. Ai sensi della Legge n. 518/70, la scelta del Segretario Generale della CCIE, al quale è affidata la direzione amministrativa dell’ente camerale, deve riportare il gradimento del Ministero dello Sviluppo Economico, su conforme parere del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

https://www.esteri.it/it/diplomazia-economica-e-politica-commerciale/diplomaziaeconomica/rapporti-con-il-sistema-camerale/camere-di-commercio-italiane-allestero/

Inoltre, le Camere di Commercio Italiane all’Estero dopo ICE e ENI, sono riconosciute come la terza rete di promozione dell’Italia all’Estero, ed è l’unico sistema che è rappresentato in 61 Paesi nel mondo con 84 Camere di Commercio, diramate sul territorio di ogni Stato con piccole Delegazioni, con le stesse si raggiunge il numero di 160 punti di contatto.

20.000 gli associati in tutto il mondo, 300.000 contatti, come può notare si parla di numeri molto importanti, sicuramente con un riflesso notevole per l’Italia.

Nello specifico l’Argentina presenta una particolarità, attualmente ci sono 3 Camere di Commercio in 3 diverse città, più 1 in fase di ristrutturazione, la nostra peculiarità sta nel fatto della collaborazione continua che sviluppiamo, caso preso in esempio da tanti, oltre agli scopi ci unisce l’esperienza che da molti anni ci ha consentito di lavorare insieme, posso garantirle che tutto ciò per raggiungere gli obbiettivi fa la differenza.

Sono 33 anni che mi occupo di tutto questo, per rispondere alla Sua domanda in merito la mia decisione di lasciare il mio lavoro, Dio a ognuno di noi ha dato un compito il mio era questo, continuo ad assolverlo con molto rispetto, perché lo ritengo molto importante, lo rifarei in ogni suo momento.

La passione che mi ha travolto dal primo momento è stata interpretata da me come una sfida, lo scopo primario non è stato solo quello di mettere in contatto persone, aziende ma sviluppare un mondo di opportunità che ne potevano e possono derivare.

Nel solco di questo suo pensiero, quali i momenti cruciali che hanno gratificato il Suo impegno insieme ai suoi colleghi della Camera di Commercio Italiana di Mendoza?

I miei 33 anni da operativo all’interno della Camera, specialmente quelli iniziali, sono stati tremendi, oltre 300 iniziative ma lo sviluppo toccato con mano è stata la partecipazione alla fiera a Milano della SIMEI (Salone Internazionale Macchine per l’Enologia).

Era il 1989 organizziamo la prima Missione Economica – Imprenditoriale della Terra di Mendoza verso l’Europa e il punto di arrivo è stato proprio Milano, parte tutto da qui.

Il 1991 si continua a creare relazioni, le quali ci portano al 1997 a organizzare un volo dedicato con 52 Aziende del settore Enologico, interessate proprio alla fiera SIMEI del Capoluogo Lombardo, quindi Milano molto importante per lo sviluppo di Mendoza, grande gratificazione personale e di tutti i collaboratori della nostra Camera, in quell’esperienza ebbi la fortuna di conoscere il Cav. Luigi Cecchi (toscano di adozione) vicepresidente della Confederazione Italiana della Vite e del Vino, personaggio che contribuì molto in quegli anni allo sviluppo del settore, inoltre, voglio ricordare la dott.ssa Marinella Compiani Coordinatrice dell’Ente Mostre Enologiche, instancabile punto di riferimento.

Questa esperienza nelle relazioni e negli scampi, ha creato un seguito di notevole importanza, l’Associazione Enologi Enotecnici Italiani è venuta a Mendoza per ben 2 volte, nel 1998 e nel 2000 con Giuseppe Martelli come Direttore dell’organizzazione, per visitare le nostre aziende, tra il primo e il secondo anno sono venuti a Mendoza circa 100 tecnici italiani, esperienza bellissima, tutto questo grazie alla capacità delle relazioni  della Camera, ma anche alla grande professionalità e capacità di ascolta dei dirigenti dell’Associazione Enologi Enotecnici della sede Nazionale di Milano, non mi stancherò mai di ringraziare per la fiducia accordataci.

La storia di questo percorso, lo ribadisco, mette in evidenza oltre al lavoro fatto e che farete, un Romanticismo reale ne sono sempre più convinto, perché l’impegno profuso è notevole, proprio per questo penso che se alla base di tutto non ci fosse amore per l’Italia tutto ciò non si potrebbe verificare.

Per concludere le chiedo, attualmente come sono i rapporti con il nuovo Governo italiano alla luce di diversi protocolli, come per esempio l’annoso problema della doppia cittadinanza che i Discendenti rincorrono in un labirinto di cavilli burocratici?

Non sono un politico, sono un Funzionario pubblico a completa disposizione e al servizio dei miei connazionali, in merito suggerisco di migliorare il sistema di riconoscimenti snellendo le procedure e aiutare gli imprenditori italiani ad andare all’estero, sostenendoli le relazioni favoriscono tutti.

Noi come Camera abbiamo diverse Società che agiscono in questo senso, siamo a completa disposizione per rafforzare queste interlocuzioni, non è tanto facile arrivare a Roma e trovare in modo semplice la costruzione di percorsi che favoriscano questi percorsi.

In più mi permetto sommessamente di dare un consiglio a tutte le aziende italiane, se andate in giro per il mondo a proporre i vostri prodotti rivolgetevi alle nostre Camere di Commercio come primo passo, perché sicuramente avrete un consiglio a tutti i livelli.

Sono d’accordo con lei Ing. Stanislao, tenteremo anche noi come informazione di fare la nostra parte, promuovere aspetti relazionali di questo tipo non farebbe altro che del bene per lo sviluppo di tutti le parti in campo.

Prima di salutarci, progetti futuri?

Stiamo lavorando su importanti progetti, non siamo stati noi i promotori ma seguiamo e collaboriamo con eventi sul Litio, l’Argentina è uno dei maggiori produttori al mondo di questo materiale, inserito in quel contesto di paesi delle terre rare.

In più da un po’ di anni abbiamo creato le condizioni di scambi a livello turistico con piccoli Borghi italiani, brevi periodi per sollecitare vacanze da vivere lentamente, conoscere le proprie radici e per creare quelle relazioni di cui parlavo prima, per sviluppare interscambi commerciali, in pratica unire l’utile al dilettevole.

È stato un piacere Segretario Generale averla ospite in questa rubrica, spero che possa diventare il primo passo verso una collaborazione informativa e di servizio per il lavoro che fa lei e i suoi colleghi in Argentina e in tutto il mondo, l’Associazione Culturale Identità Italiana – Italiani all’Estero, Esaro Italia Notizie e alessandria24.com, rimarranno sempre attente per promozionare l’impegno, a presto.

Per seguire l’intervista in video, potete collegarvi tramite i link:

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Peppe Spinelli