Venerdì 22 settembre a Castellazzo Bormida doppio appuntamento: alle 17.30 inaugurazione mostra “Piemonte e dintorni” del fotografo Emiliano Botta, alle 21 “Lontano nel Mondo – Storia di Luigi Tenco”

Castellazzo Bormida – Venerdì 22 settembre diciottesimo appuntamento del 2023 della rassegna: “E a un certo punto il rosso cambiò colore”, sarà un appuntamento doppio che inizierà alle ore 17.30 presso la Chiesa di San Sebastiano a Castellazzo Bormida (via Umberto I), inaugurazione mostra “Piemonte e dintorni” del fotografo Emiliano Botta (con la partecipazione musicale di Paolo E. Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi). Alle ore 21.00, il secondo evento, si terrà a Cargo21 sede della Fondazione Luigi Longo (via Baudolino Giraudi 421- Castellazzo Bormida), dove andrà in scena “Lontano nel Mondo – Storia di Luigi Tenco”, spettacolo di teatro canzone con Ferdinando Molteni – narrazioni, voce e chitarra – e Elena Buttiero – pianoforte, direzione musicale -, tratto dal libro “L’ultimo giorno di Luigi Tenco” di Ferdinando Molteni (edito da Giunti, libro davvero molto bello, uscito circa dieci anni fa). Nel corso del recital sarà raccontata la storia del cantautore, attraverso le sue stesse parole e, soprattutto, le sue canzoni. Saranno eseguiti capolavori come Lontano lontano, Mi sono innamorato di te e Vedrai, vedrai, canzoni meno conosciute come Ragazzo mio, e inediti, come la traduzione tenchiana de Le déserteur di Boris Vian, fino all’ultima “sfortunata” composizione, Ciao amore, ciao. Non solo. Lo spettacolo indagherà anche il rapporto di amicizia tra Tenco e Fabrizio De André e, non a caso, verrà eseguita anche la toccante Preghiera in gennaio, scritta da Faber in memoria di Luigi. Gli artisti: Elena Buttiero è una musicista e insegnante. Suona pianoforte, spinetta, arpa celtica e ghironda. Ha inciso due album con la formazione Birkin Tree (Continental Reel, A Cheap Present), due con il mandolinista Carlo Aonzo (Il mandolino italiano nel Settecento, Fantasia poetica) e uno con il trio Arethusa Consortium. Ha effettuato tournée di concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Canada, in Argentina e Uruguay, e in Tanzania (Dar es Salaam e Zanzibar). Ha di recente preso parte, come pianista, allo spettacolo Luigi Tenco. L’ultima notte diretto e interpretato da Roberto Tesconi. Ha scritto metodi di solfeggio e di didattica pianistica pubblicati dalle Edizioni Carisch. Il nuovo album, registrato con Ferdinando Molteni, s’intitola Lontano nel mondo e raccoglie le esecuzioni dal vivo dello spettacolo omonimo. Ferdinando Molteni, giornalista, scrittore, musicista (e anche insegnante), tiene regolarmente lezioni sulla canzone d’autore italiana presso università italiane e straniere. Ha pubblicato una ventina di volumi per case editrici come Vallecchi, Electa, Arcana. Ha organizzato e diretto numerose mostre d’arte e documentarie tra cui, La memoria di Cristo (Spedale di Santa Maria della Scala in Siena, 2000), una sezione de Il volto di Cristo (Palazzo delle Esposizioni in Roma, 2000-2001) e Milena Milani da Savona a Roma (Casa delle Letterature in Roma, 2011). Si dedica da anni alla canzone d'autore. Nel 2011 ha scritto il saggio Controsole. Fabrizio De André e Creûza de mä (Arcana). Per l'attore Massimo Ghini ha scritto il testo La strana morte di un cantautore (in onda su Raidue nella serie Delitti rock). Dopo L’ultimo giorno di Luigi Tenco ha pubblicato, nel 2019, per l’editore Vololibero, Banana Republic 1979. Dalla, De Gregori e il tour della svolta. “Piemonte e dintorni” è il titolo della mostra del fotografo Emiliano Botta, che si racconta e si presenta così: “Da sempre appassionato di fotografia, ho utilizzato dapprima una macchina fotografica analogica, dove ho consolidato la mia competenza tecnica, per poi passare al digitale. Pur avendo sperimentato diverse tecniche di manipolazione digitale, utilizzando software per ottenere effetti particolari nelle elaborazioni delle fotografie, resto fedele alla fotografia tradizionale, dove il ricorso alla rielaborazione grafica è limitato a semplici ritocchi per l’ottimizzazione dell’immagine. La mia ispirazione nasce dall’istinto, dalle situazioni, dai luoghi e dai momenti particolari che mi danno emozioni. Dai paesaggi alle fotografie urbane, dalle fabbriche al lavoro nei campi, dalla street art ai ritratti, le fotografie sono una finestra sulla realtà che mi circonda. Anche un particolare, esasperato, può trasformare un oggetto in un punto di vista soggettivo: la mia personale visione”. Ricordiamo che la rassegna “E a un certo punto il rosso cambiò colore” è curata artisticamente da Paolo E. Archetti Maestri ed Eugenio Merico degli Yo Yo Mundi. Patrocinata dal Comune di Castellazzo Bormida con la collaborazione de l’Associazione Gioco del Mondo, l’Associazione Memoria della Benedicta, Radio Gold, Ristorazione Sociale “Ristò”, Vignale Danza e Artemusica.
L’ingresso è, come sempre free, ma sono gradite donazioni libere e volontarie. Per informazioni chiamate e\o scrivete
ai numeri: 333.3370203 – 393.90940042.

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