La Tomato Farm di Pozzolo Formigaro: attive pratiche di sostenibilità ambientale
“La Tomato Farm di Pozzolo ha cercato in questi anni di effettuare le pratiche di sostenibilità ambientale che per la lavorazione della ditta sono fondamentali n un’ottica di emissioni e di costi che ne derivano”: così inizia la intervista con Fabio Ventura amministratore delegato della Tomato Farm di Pozzolo.
“Le questioni del nostro processo produttivo-continua l’amministratore delegato di Tomato Farm-che si basano sulla naturalezza e sulla prossimità della materia prima nostra che è il pomodoro. E inoltre la parte che si riferisce alla governance e quindi che si traduce sia negli accordi sia interni che esterni e al riguardo c’è infatti da rilevare che la Tomato Farm è parte di una filiera molto importante nel settore conserviero.”
“La Tomato Farm è l’unica azienda conserviera del Piemonte-afferma Fabio Ventura-compriamo pomodoro fresco e lo trasformiamo nello stabilimento di Pozzolo in passata, concentrata e polpa. Lavoriamo circa 100.000 tonnellate di pomodoro fresco all’anno che acquistiamo su di un’area di duecento ettari compresa tra Piemonte, Lombardia e la provincia di Piacenza. Lavoriamo il prodotto fresco entro le dodici ore dalla sua raccolta perchè questo non perda le sue caratteristiche nutrizionali. Per questo motivo lo stabilimento di Pozzolo lavora a pieno regime nel periodo di raccolta del pomodoro che va da fine luglio a inizio ottobre.”
“Da fine luglio a inizio ottobre-dice l’amministratore delegato di Tomato Farm-lavoriamo a ciclo continuo, sette giorni su sette alla settimana e ventiquattro ore al giorno. Il prodotto finale viene confezionato in fusti di duecento chili oppure in buste di cinque, dieci e venti litri. Il nostro mercato di sbocco è quello italiano ma il 50% del nostro prodotto finale lo vendiamo all’estero. I nostri clienti sono le aziende che producono il vasetto che si trova poi sullo scaffale dei supermercati.”
“Sul piano della sostenibilità ambientale-afferma Fabio Ventura-c’è un progetto che vuole comprendere tutta la filiera ed è interamente sponsorizzato dalla Tomato Farm. Consiste nel dotare tutti, a partire dalla parte agricola di un Tul per l’inserimento dei dati .In questo Tul che sostanzialmente è una app che può essere utilizzata da smartphone, tablet e computer dovranno essere inseriti tutti i dati relativi alla attività. E’ importante sottolineare che questa raccolta dati esiste già oggi in un registro cartaceo e quindi si tratta nel voler cambiare il modo di comunicazione digitalizzandola senza aumentare l’impegno e il lavoro per chi sta facendo questa attività.”
“In questo modo-continua l’amministratore delegato di Tomato Farm-si potranno monitorare i consumi di fertilizzanti, di antiparassitari, il consumo di gasolio da trazione e l’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione..”
“Queste pratiche consentiranno di raggiungere molti vantaggi-afferma Fabio Ventura-permettendo di quantificare e di valutare l’impatto ambientale. Grazie ad algoritmi che sono inseriti nella piattaforma avremo la possibilità di valutare la sostenibilità delle produzioni a livello di ogni singola azienda agricola misurando quindi il parametro delle emissioni di anidride carbonica e l’impronta idrica. Questo ci permetterà di dare una certificazione sull’impatto ambientale. Senza dimenticare che la parte hardware ci consentirà l’utilizzo di acqua e di elementi chimici in modo più razionale.”
“Realizzando minori consumi-sottolinea Fabio Ventura-significa di conseguenza meno inquinamento e anche minori costi che comunque costituiscono un tema importante per noi..”
Prendiamo i punti della agenda europea 2030. Il goal numero 2. Sconfiggere la fame. Garantendo sistemi di produzione alimentare sostenibili e pratiche aumentino la produttività e la produzione garantendo comunque la conservazione degli ecosistemi.
“Nell’ambito della sostenibilità integro quanto già detto-dice Fabio Ventura– rilevando che uno degli elementi fondamentali è attuare i processi in maniera precisa e lavorare in maniera certificata. Lavorando nel settore cibo siamo soggetti a diverse certificazioni. Le più importanti quelle che vanno sulla tracciabilità delle filiera, altre due a livello europeo che hanno lo scopo di garantire che i prodotti siano tenuti secondo standard e requisiti di sicurezza dei processi e infine quella che è legata agli obiettivi di sostenibilità della agenda 2030 delle Nazioni Unite. Noi abbiamo tutte e quattro queste certificazioni a livello di tripla A e quindi a livelli massimi.”
“Il possesso di queste certificazioni-afferma Fabio Ventura-significa che i nostri processi sono stati valutati in maniera completa dagli organismi preposti. ”
La Tomato Farm risponde anche al goal 5 ovvero alla parità di genere garantendo alle donne la piena ed effettiva partecipazione a tutti i livelli del potere decisionale e migliorando l’uso delle tecnologie che può aiutare il loro lavoro.
Risponde l’amministratore delegato della azienda di Pozzolo. “L’utilizzo di lavoratrici è superiore al 50% sia nel settore impiegatizio che in quello più strettamente legato all’ambito operaio. E a livello decisionale abbiamo due quadri dirigenziali e uno è un uomo e l’altro una donna.”
E la Tomato Farm risponde anche al goal 6 ovvero migliorare la qualità dell’acqua riducendo l’inquinamento, evitando le pratiche di scarico non controllate e riducendo al minimo gli scarichi chimici e di materiali pericolosi
“Questo-afferma Fabio Ventura-è un tema sul quale la Tomato Farm di Pozzolo per la sua produzione è molto sensibile. Il pomodoro, infatti, quando viene lavorato produce molta acqua che noi utilizziamo all’interno dei nostri processi. Nella nostra azienda, infatti, abbiamo un depuratore molto grande e molto performante. i. Effettuiamo controlli continui sulla attività del depuratore e per quanto riguarda l’attività di scarico delle acque.”
La Tomato Farm si riconosce anche nel Goal 7 ovvero energia pulita e accessibile, aumentando la quota di energia rinnovabile e della efficienza energetica.
Dice infatti l’amministratore delegato della Tomato Farm: “Stiamo cercando di trovare metodologie di acquisto della energia da fonti rinnovabili. Questo risulta più facile per chi ha una attività di produzione a ciclo continuo e quindi produce per dodici mesi all’anno e non con caratteristica stagionale come quella che svolge la Tomato Farm di Pozzolo. Ma stiamo lavorando nella ricerca di soluzioni che siano tagliate su misura per la nostra azienda.”
Infine la Tomato Farm si riconosce nel goal 8 ovvero incentivare un lavoro dignitoso per tutti, anche per i giovani e le persone con disabilità e la parità di retribuzione, proteggendo i diritti del lavoro e un ambiente sicuro e protetto per tutti i lavoratori.
Fabio Ventura afferma: “La Tomato Farm fa parte di un gruppo enorme che lavora in questa direzione. Il nostro ufficio presta sempre molta attenzione al fine di permettere di lavorare in un modo migliore Nel 2022 abbiamo erogato inoltre premi per millecinquecento euro netti a tutti i nostri dipendenti nella intenzione di dare loro un sostegno e con aumenti legati a una inflazione più alta.”
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