Italia nel mondo: “La lingua Italiana, ponte di identità e radice di origine”
Affascinante è la storia, fonte di sapienza è l’esperienza, grazie alla nostra lingua nel corso del tempo moneta di Identità, proponiamo il nostro percorso informativo, perché vuole essere per tutti i figli d’Italia nel mondo, cassa di risonanza e fucina di idee affinché nessun discendente possa sentirsi emarginato dalle proprie origini.
In che modo vi chiederete, semplicemente dedicando un po’ del nostro tempo a questo, lamento da sempre la scarsa attenzione che i mass-media hanno dato fino ad ora a questo patrimonio di donne e uomini, i quali tramite organizzazioni e privatamente continuano a promozionare l’identità italiana a tutti i livelli.
L’intervista di oggi è stata possibile realizzarla per la cortese disponibilità offerta dalla Prof.ssa Maria Dalleves, referente dell’Associazione Dante Alighieri di Colón (Entre Rìos) (Ar).
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Benvenuta e grazie per il suo tempo che ha messo a disposizione per quest’incontro, entriamo subito nel vivo.
L’associazionismo dei discendenti italiani nel mondo ha un importante ruolo per la nostra identità, quali le linee guida dell’organizzazione?
Grazie da parte mia per questa opportunità, per tutti noi l’informazione e promozione è un canale importantissimo, ci permette di continuare a tramandare attraverso giovani e non solo, la lingua italiana a diversi livelli attraverso la Rete Dante Global.
I percorsi sono tanti, dall’insegnamento, alla creazione di progetti molto partecipati, perché aggregativi dal punto di vista sociale, sempre nel contesto della storia e cultura della lingua italiana naturalmente e sempre rimanendo aperti all’evoluzione mondiale della nostra epoca.
Da quando tempo esiste sul territorio di sua competenza l’organizzazione?
Qui a Colón è nata 30 anni fa, voluta fortemente, perché esiste un’importante Comunità italiana, con una marcata percentuale di discendenti Piemontesi, i quali con altri connazionali di provenienza da altre regioni italiane, hanno fondato questa città, offrendo un grosso contributo sia economico che fisico.
Ecco perché diventa fondamentale mantenere viva questa memoria storica, ha fatto crescere chi come me opera volontariamente in questo cammino culturale, di assumere con onore e inaspettatamente un punto di riferimento non solo per questa città, ma per tante altre comunità limitrofe e la stessa Italia, la nostra Patria, con la quale continuiamo a tessere relazioni di notevole rilievo.
I rapporti con le comunità locali e le Istituzioni sono sinergici?
Assolutamente, la Dante Alighieri, come anticipato prima, ha assunto nel corso degli anni una posizione Istituzionale sull’area cittadina e non solo.
I progetti diventano fonte di interscambi quotidiani, hanno il potere di creare integrazione sociale, alimentano la fiducia e rispetto reciproco nella diversità di usi e costumi, qui noi siamo promotori della conservazione delle tradizioni, anche alimentari naturalmente, intorno a questo argomento, me lo lasci dire, si creano le cose migliori.
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Lei è discendente da famiglia Piemontese, in quale zona della Regione sono piantate le sue radici?
La mia famiglia proviene da Usseaux uno dei Borghi più belli d’Italia, abitato da qualche centinaio di famiglie.
Dalle notizie che ho potuto verificare, è un posto da sogno. Confinante con la Francia poggia il suo abitato in Val Chisone, geograficamente conteso tra la Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca, meraviglie ulteriore, è immerso nel Parco Naturale Orsiera e il Parco Naturale di Salbertrand, da visitare a questo punto.
In merito alla provenienza di ognuno di noi, ricordo che stiamo preparando un evento in onore di tutti arrivati qui, questo in occasione della festa dedicata, che si è svolta il 4 settembre scorso per tutti i Migranti arrivati in Argentina da ogni provenienza quindi non solo italiana.
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In parte, alla domanda che le pongo ha già risposto, come sono i rapporti con l’attuale Governo italiano?
Apparteniamo alla Circoscrizione di Rosario, il nodo nevralgico Istituzionale dei rapporti con il Governo italiano, da sempre come in questo momento fluide, certo le problematiche sono tante, specialmente in merito la richiesta di cittadinanza, sentita in modo forte da parte dei giovani, possiamo dire anche se lentamente qualcosa si muove, bisogna migliorare.
Prof.ssa Dalleves, la nostra chiacchierata cade nel periodo della Giornata della Pace nel Mondo (21 settembre) in questa fase molto attuale come valore portante, so di un vostro progetto, ne vogliamo parlare e spiegarne le finalità?
Stiamo lavorando su un progetto, lo definisco personalmente un percorso, perché lo stesso si ramifica attraverso diverse strategie, trattasi di uno incontro, ecco il ponte anche in questo caso, tra noi operatori insegnanti e chi ne usufruisce, creando attraverso la lingua lo sviluppo della cultura della Pace con il racconto di ognuno degli aderenti.
Siamo in collegamento con la città di San Luis (AR) con la Prof.ssa Maria De Pasquale con la quale trasferiamo tramite lei il progetto, in diverse scuole secondarie del Capoluogo citato.
Il loro lavoro comprende anche la realizzazione della costruzione del Logo dell’iniziativa, accompagnato anche da pensieri inerenti al tema.
Invece noi alla Dante Alighieri insieme a un gruppo di giovani, abbiamo realizzato un Dado e creato anche noi diverse frasi in lingua italiana, successivamente questi pensieri sono stati abbinati alle varie facce del gioco, lanciandolo ogni lato fa parlare uno scritto in italiano che indica la Pace come valore supremo.
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La Dante Alighieri di Colón Entre Rios, come luogo di rinascita, non solo per il mondo ma anche per l’Argentina, attualmente in una situazione molto delicata dal punto di vista sociale, vero?
Si siamo in fase molto precaria, noi nel nostro piccolo tentiamo di fare proliferare la cultura della resilienza per una proposta di Pace, è nostro diritto pensare in futuro migliore, è nostro dovere diffondere la positività mettendoci la faccia, in questo momento diventa fondamentale assumere un ruolo propositivo e forte come baluardi di una cultura che sta affievolendo forse anche per mancanza di Donne e Uomini capaci di rappresentarla.
Con questo progetto attraverso il lancio quotidiano del Dado, proviamo a rafforzare valoro come le relazioni, il confronto, la solidarietà, perché attualmente sono venuti meno in tanti scenari sulla terra, ribadisco, vogliamo lottare per questo traguardo, anche se tutto ciò dovesse costare qualcosa.
Sono d’accordo con lei, in questo tempo tanti parlano di Pace, ma ahimè, quelle Donne e quegli Uomini che la indicano non si comportano da tali, l’azione della Dante Alighieri e di tutta la rete che esiste nel mondo, certo è un sasso gettato in uno stagno fermo, si, ma con la capacità di formare più cerchi di un moto ondoso con la capacità di contagiare.
Come si fa tecnicamente a lanciare il Dado?
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Si clicca sul link Living Peace International – AMU , a questo punto si entra nella rete con la possibilità di conoscere tanti e si lancia il Dado, tutto molto semplice nel fare, ma importante per quello che si vive e quello che si può proporre aderendo, naturalmente tutto è in forma gratuita.
Con questo piccolo contributo tentiamo di dare una spinta a questo brutto momento per spazzarlo via, l’appello che lanciamo è molto semplice, basta conflitti servono solo a causare morti e, a spianare la strada alla povertà per preparare altre guerre.
Per chi volesse seguire l’intervista video, può cliccare sui link sotto descritti:
Tramite Facebook
https://www.facebook.com/EsaroItaliaNotizie/videos/867491781716356
Tramite YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=QmFW9F3r0xs&t=29s&ab_channel=AssociazioneEsaroItaliaWebRadio
Giuseppe Spinelli