Aumento di persone senza fissa dimora: il capogruppo di Alessandria Civica Ivaldi chiede al Comune come sta affrontando l’emergenza freddo
Alessandria – Attraverso un’interpellanza, il capogruppo di Alessandria Civica, Gianni Ivaldi, ha chiesto al sindaco Giorgio Abonante di sapere quali sono i progetti che si vogliono attuare per contrastare l’emergenza freddo.
Ivaldi ha rimarcato come “l’aumento in città delle persone senza fissa dimora sia aumentato. Numerosi dormono all’aperto su giacigli di fortuna. Altri cercano riparo in spazi coperti di strutture dismesse come l’ex caserma Valfrè, scantinati, tende, aree “bancomat”. Sono aumentate le condizioni di grave marginalità e povertà estrema, dove la povertà non ha solo un significato socioeconomico ma investe in toto la condizione esistenziale della persona. Si caratterizza in certe situazioni come ritiro dal mondo dei rapporti sociali, come impossibilità di accedere ai percorsi tradizionali di aiuto garantiti dai servizi sociali e sanitari. L’intervento per i senza fissa dimora dovrebbe quindi poter accogliere la complessità della domanda per poter produrre risposte efficaci: i dormitori pubblici della nostra città sono al completo, in provincia alcuni sono in ristrutturazione e altri non hanno disponibilità di posti. Diventa difficile offrire loro uno spazio adeguato che investa nella dignità, relazioni e cura della persona”.
Ivaldi ha, poi, sottolineato come sia necessario “trovare soluzioni per l’aspetto umano e relazionale della persona e anche per evitare che nel tempo si sviluppino situazioni di degrado e di scarsa sicurezza per la comunità, come in passato per il ponte Tiziano”.
In questo senso Ivaldi ha ricordato il caso alessandrino di via Toscanini dove “alcune persone, tra cui una molto anziana, vivono all’aperto dallo scorso maggio. La situazione necessita di un intervento urgente e risolutivo, in quanto sta degenerando. Importanti sono i servizi sociosanitari, l’unità di strada e l’offerta di progetti di autonomia, per favorire il percorso dalla strada alla casa”.
Continua a leggere l'articolo dopo il banner