Calliano Monferrato pronto a vivere il suo “Paglio”
Calliano Monferrato – Il “Paglio” a Calliano Monferrato lo si scrive rigorosamente con la “g” e fa rima con raglio.
Concessione grammaticale per una storia che dietro le lunghe orecchie racconta mezzo secolo di rivalità che dividono rioni e borghi del paese. Le stesse pronte a riaccendersi domenica pomeriggio quando nell’anello disegnato su piazza del Palio (già teatro delle sfide di tambàss) si vivrà l’edizione numero 51. Il momento più atteso di un week end di festa organizzato dalla Pro loco di Calliano (presidente Gabriele Orlandi), d’intesa con il Comune ed il patrocinio di Unpli.
Calliano Monferrato ha eletto l’asino a proprio simbolo visto che in estate lo porta in tavola, con le due Sagre dedicate all’agnolotto e stufato anch’esso d’asino, ma il ragliante e simpatico animale lo porta pure in pista per il suo “Paglio”, pronto a liberare gioie sopite da anni o far provare cocenti delusioni.
Si inizia sabato (alle 20) in occasione della cena propiziatrice servita nella tensostruttura allestita su piazza Marconi (su prenotazione, info 329/4787478), per una serata accompagnata anche dalla musica del Dj Giorgio.
Domenica sarà “Paglio” con il lavoro degli ultimi mesi che troverà giusto palcoscenico animando il centro storico. Si inizia alle 14,30 quando muoverà i passi il corteo storico che rievocherà momenti di vita medievale, quadri viventi con ricercati abiti. Allestimento sotto la regia di Maria Teresa Bottino. Il Gruppo sbandieratori e musici del Comitato Palio di Castell’Alfero accompagnerà il corteo aperto dal drappo del palio simbolo di vittoria e dai gonfaloni dei rioni che se lo contenderanno nella corsa. Sfilata che percorrerà tutte le vie fino a giungere nella spianata teatro della ragliante tenzone.
«Il Paglio è la più storica delle nostre manifestazioni. Una sorta di testimone che si passa di generazione in generazione tra chi è figurante, rettore, palafreniere, allevatore oppure semplice borghigiano. Appassiona ed accomuna tutti i callianesi anche se, per residenza e nascita, ci divide in quei pochi giri di pista» ricorda il sindaco Paolo Belluardo. «C’è poi l’aspetto turistico per un evento che negli ultimi anni ha registrato un sempre maggiore interesse, per i suoi aspetti rievocativi e di competizione. Tutto sempre nel rispetto degli animali» rimarca il primo cittadino che, della corsa ragliante, tornerà ad essere mossiere. Infatti spetterà a Belluardo il non facile compito della “mossa” inseguendo il più corretto allenamento possibile, tra recalcitranti asinelli ed animati corridori.
Nove rioni al via ma uno solo sarà il vincitore, con tanti pretendenti pronti a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro dopo quello di San Michele, ultimo a trionfare con Elsa. Una leggendaria asinella che pochi mesi fa fece la sua ultima corsa dopo una carriera unica: esordio nel 2001 ed otto successi.
Proveranno a seguirne le orme gli zoccoli protagonisti al “Paglio” 2023. In rigoroso ordine alfabetico ecco Barriera di Casale che insegue la stella del decimo trionfo con Sofia, una delle più giovani al via proveniente dalla scuderia callianese Bottino. Dieci palii e mai sopite ambizioni al Courtin che vestirà di biancorosso Calimero (Bottino), quindi il Cristo con Tempesta (Varvello di Grana), già finalista nel 2022 e terza a Cocconato. C’è poi frazione Perrona con l’esordiente Fiocco (Bottino) e la Piazza che ripone le speranze su Viola (Omegna di Cocconato), finalista un anno fa ma anche vincitrice a Montafia ed a podio a Cocconato. San Michele per confermarsi spera in Penelope (Torresi di Cocconato) alla sua prima uscita a Calliano. Risultano tra i più accreditati alla vittoria gli altri due “santi”: San Desiderio con Romeo (Torresi), già primo a Cocconato poche settimane fa e due volte a Calliano, e San Rocco con la quotata Giulietta (Omegna). Non per ultimo il Vicinale con Stellina che ha già brillato nei palii di Cocconato e Montafia. Movimentato pure il “mercato” dei palafrenieri ovvero i corridori chiamati a guidare la corsa dell’asinello, con Isolino Inquartana che, come ricorda la memoria storica del “Paglio” Giuseppe Iviglia, insegue la personale stella e questa volta lo farà difendendo i colori biancazzurri di San Desiderio.
Con tanti rioni ambiziosi ed agguerriti un compito non facile attende la giuria chiamata a vigilare e sanzionare comportamenti scorretti ed ostruzionistici, coordinata dal Capitano del Palio ovvero l’ex campione di tamburello Piero De Luca.
La stessa giuria si esprimerà nel concorso che assegna lo speciale riconoscimento per addobbi ed imbandieramento. Albo d’oro relativamente giovane nel quale però svettano i colori gialloneri di San Rocco che quest’anno insegue la quinta affermazione.
Un “Paglio” che è declinato pure in altre competizioni, sportive e non. Si appresta alle battute conclusive il torneo di calcio a cinque, sia per squadre senior che giovanili, a cui seguiranno le gare di scala a 40. In entrambe squadre e giocatori sono accomunati dai colori dei rispettivi rioni.
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