Casale Monferrato: la premiazione dei racconti vincenti alla 1° edizione del Premio di narrativa “Parole in collina”
Casale Monferrato – Sabato 14 ottobre nell’aulico Salone del Senato della Biblioteca di Casale Monferrato si sono conclusi, con la premiazione dei racconti vincenti e la presentazione dell’antologia che li raccoglie, i lavori del Premio di narrativa “Parole in collina”, organizzato da Neos edizioni, che alla sua prima edizione ha proposto ai partecipanti il tema “Monferrato, paesaggio vivo”.
Un pubblico foltissimo, più di cento persone in sala, ha assistito all’evento che ha visto la partecipazione di tutti i diciassette finalisti, ciascuno legato in qualche modo al territorio – perché vi abitano, vi sono nati o hanno trascorso fra le sue colline tratti di vita, o perché la famiglia è originaria dei luoghi o ancora perché ne sono stati affascinati durante una visita; ma molti sono giunti anche da lontano come la giovanissima autrice del racconto terzo classificato che è arrivata da vicino a Roma, altri dalla Liguria, parecchi da Torino oltre che naturalmente dai paesi dell’Astigiano e dell’Alessandrino o da Casale.
In sala anche i fotografi che hanno concesso i loro scatti per arricchire di un’ulteriore suggestione le pagine del libro. Le loro fotografie possono essere godute maggiormente nei particolari accedendo attraverso un QRcode ad un album fotografico digitale che le raccoglie come in un’esposizione.
La premiazione, patrocinata dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalle Provincie di Alessandria e di Asti, dalla Città di Alessandria, dalla Città di Casale Monferrato e dal Club per l’UNESCO di Vignale, è stata aperta da un intervento dell’Assessore alla Cultura casalese, Gigliola Fracchia e da Alberto Maffiotti, presidente del Club per l’UNESCO di Vignale, ed è stata condotta dall’editrice Silvia Maria Ramasso che ha intervistato uno per uno tutti gli Autori dei racconti coadiuvata dalle letture di Linda Di Pasquale.
Sul podio a cinque gradini si è piazzato al primo posto il racconto di Maria Antonella Pratali, seguito da quelli di Patrizia Monzeglio, Ester Raimondo, Federica Ferretti e Luigi Monzeglio.
Sono stati inoltre segnalati dalla Giuria, premiati e inseriti nell’antologia i racconti di Maurizio Asquini, Gian Badano, Giuseppe Borasi, Paolo Camera, Maria Rosa Dell’Angelo, Giorgio Enrico Bena, Federica Ferretti, Silvia Gagliardi, Marianna Giglio-Tos, Marta Martiner Testa, Simona Martinotti, Umberto Re e Paolo Testa.
Si è aggiudicato la targa di “Paese narrato 2023” il Comune di Casorzo, rappresentato dal suo Sindaco Ivana Musso; il paese, con una sua “strana creatura”, è stato il borgo ispiratore del racconto vincente della Pratali.
“Una festa culturale ricca di spunti di riflessione, di recupero di valori e di emozioni – dice Silvia Maria Ramasso di Neos al temine della manifestazione. – Ogni autore ha offerto una sua rappresentazione del Monferrato, a volte depositario di nostalgie o scenario di vicende storiche o personali, a volte sollecitatore di memorie e palcoscenico per storie misteriose, sentimentali, di guerra, di vita vera. Spesso sono le atmosfere oniriche che nascono dalle luci, dalle ombre, dai suoni, dagli scorci mai uguali a farla da padrone, in altre pagine la realtà storica o quotidiana prende il sopravvento. Ma da tutto il libro emerge un grande amore per questa terra di colline, borghi, vigne, boschi, strade che si perdono fra la nebbia e le luci e che nei secoli hanno intrecciato vite e paesaggio in un tutt’uno inestricabile.
Questo pomeriggio ci ha regalato un evento di grande impatto e successo per il quale dobbiamo ringraziare gli amici e autori che ce lo hanno suggerito e ci hanno aiutato a imbastirlo, i tanti Comuni e le biblioteche e le associazioni culturali del territorio che lo hanno diffuso, gli enti patrocinatori che con il loro avvallo ne hanno garantito il valore, la testata de Il Monferrato – nostro media sponsor – che ha seguito con continuità e attenzione tutte le fasi di un anno di lavoro, i tanti partecipanti scrittori e fotografi, e la Città ci Casale con la sua biblioteca che ci ha ospitati con grande generosità permettendoci questo finale entusiasmante. Un progetto ben riuscito costruito su competenze editoriali ben sperimentate che sicuramente avrà un seguito, come ci è già stato sollecitato da scrittori e operatori culturali”.
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