Ok alla Manovra 2024: tra le novità l’abbassamento del canone Rai che scende a 70 euro
Roma – A tempo di record e in poco più di un’ora. Parliamo della Manovra 2024 e a renderlo noto è stato il premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.
La Manovra vale complessivamente meno di 24 miliardi “frutto – come rimarcato dalla premier – di 16 miliardi di extragettito e per il reso di tagli alle spese. Una manovra che considero molto seria, molto realistica che non disperde risorse ma le concentra su grandi priorità continuando a seguire la visione che il governo ha messo dall’inizio del suo mandato, nonostante il quadro complesso”.
La premier ha poi sottolineato come le poche risorse “di cui disponiamo saranno indirizzate su chi ha più bisogno. Continuiamo il lavoro sulle pensioni più basse”.
Da parte sua il vicepremier Salvini, oltre ad annunciare che sarà una manovra senza emendamenti della maggioranza, ha assicurato che ci sono le coperture per il Ponte di Messina, spiegando al contempo che ci “sarà un primo intervento sul canone Rai che sarà tagliato dalla bolletta dei contribuenti”. Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economica, ha anche precisato: “Un quarto del canone non viene più pagato in bolletta, l’importo scende da 90 a 70 euro, quindi in bolletta passa da 20 a 15 euro, è l’inizio di un’intervento”.
Meloni ha poi parlato di un quadro “quadro abbastanza complesso: noi nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di superbonus. L’aumento dei tassi e il Superbonus fanno complessivamente più della manovra di bilancio. In questo contesto le priorità che avevamo annunciato vengono confermate: difendere potere acquisto ovvero più soldi in busta paga per i redditi medio bassi, con il taglio del cuneo di 6 punti per chi ha fino 35mila e 7 per fino a 25mila.”
Altra misure riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: “Complessivamente oltre 7 miliardi euro a disposizione del ministro Zangrillo, particolarmente per gli aumenti contrattuali, di cui oltre 2 miliardi riguardano sanità, cinque sono per i rimanenti settori” ha rimarcato la Meloni.
Sulla famiglia la premiere ha affermato: “Prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore e la quota del lavoratore per le madri con due e o tre figli la paga lo Stato. Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità è un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare”. E poi ancora: “Dal secondo figlio l’asilo nido è gratis.”
Capitolo rivalutazione pensioni. La Meloni ha spiegato che ci sarà una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90%. “Confermata la super rivalutazione delle pensioni minime per gli over 75 anni. Sempre sulle pensioni interveniamo su alcune situazioni di squilibrio e abbiamo cominciato a dare un segnale sulle pensioni di cui non si è occupato nessuno”. Nel dettaglio il governo ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. Secondo noi non è una misura corretta e lo abbiamo rimosso» ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del Cdm
Questione quota 103. “Abbiamo alzato i requisiti di età anagrafica fermo restando i 41 anni di contributi per accedere alla pensione. C’è la modifica del requisito e non delle finestre” ha affermato il Ministro Giorgetti.
Lavoro autonomo. “Anche qui è iniziato un lavoro importante – ha affermato la Meloni – lo scorso anno con l’aumento dell’importo per la tassa piatta al 15%. Confermata questa misura, e prorogata per altri 3 anni una norma che considero molto importante che è l’indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi.”
Infine Fringe Benefit. “L’anno scorso siamo interventi in maniera significativa: lo rendiamo strutturale con modifiche per il 2024, portando il tetto a 2mila euro per lavoratori con figli mille euro per tutti gli altri” ha detto la premier.
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