Al Castello di Piovera sabato 28 ottobre si parla di “Eroi sconosciuti, eroi dimenticati”: appuntamento alle 15

Piovera – L’Associazione Culturale La Tela di Clio, l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ed il Castello di Piovera, con il Patrocinio della Provincia di Alessandria, della Città di Alessandria, del Comune di Alluvioni Piovera, dell’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.), dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I.), nonché del Sindacato Ispettori della Polizia di Stato (A.N.I.P.) di Alessandria, organizzano, per il giorno sabato 28 ottobre 2023, alle ore 15, al Castello di Piovera un convegno storico-educativo per far scoprire, conoscere e ricordare cosa fecero per l’Italia e per gli italiani alcuni eroi sconosciuti o dimenticati, dell’Esercito Italiano, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle Guardie di Pubblica Sicurezza (oggi Polizia di Stato).
La Storia della nostra Nazione è stata per decenni oggetto di omissioni dottrinarie, soprattutto quella relativa alla Seconda Guerra Mondiale, dove pure gli eroismi compiuti con interezze di intenti dai nostri militari sono stati dimenticati, se non addirittura ancora sconosciuti. Gli organizzatori intendono, con il loro lavoro di approfondimento, riportare alla luce molti di questi atti eroici.
Infatti, nel corso del convegno, i divulgatori rievocano le gesta eroiche di alcuni militari italiani, da sempre spesso dimenticati, che hanno contribuito con le loro imprese a rendere il nostro Paese più forte e credibile.
Tra i tanti si ricordano il Conte Generale Giorgio Calvi di Bergolo dell’Esercito Italiano, il Vicebrigadiere dei Carabinieri Servo di Dio Salvo D’Acquisto, il Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice ed il Tenente Marzio Gigli delle Guardie di Pubblica Sicurezza (oggi Polizia di Stato).
Lo scopo del convegno è quello di fare uscire dall’oblio storiografico i nomi di uomini valorosi e di raccontare episodi straordinari a loro legati.
Si parlerà di persone il cui unico scopo era quello di servire la Nazione fino all’estremo sacrificio, com’è successo per alcuni di loro, poiché essi mai dimenticarono il loro giuramento e la loro fedeltà alla Patria.
Questi uomini coraggiosi, durante le vicende belliche, restarono a vigilare in armi, perché per essi, il fine ultimo, era quello di preservare la Patria indifesa, attaccata dal nemico, da qualunque parte esso provenisse, uomini che non sono mai intervenuti in armi contro altri italiani, ma hanno sacrificato anche la loro vita per l’Italia e per gli italiani.

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