Giovedì 9 novembre nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Straneo” presentazione della storia a fumetti di Giulio Legnaro “La resa di Alessandria”
Alessandria – Giovedì 9 novembre, alle 10, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Raffaella Norese accoglierà all’Istituto Comprensivo Straneo il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante e/o un suo delegato di Giunta, i sindaci emeriti Mara Scagni, Piercarlo Fabbio, Maria Rita Rossa, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il presidente del Consiglio Comunale Giovanni Barosini, il presidente di CulturAle Franco Ferrari, il presidente di Amag Claudio Perissinotto, il presidente dell’associazione Docenti Senza Frontiere Pierluigi Cavalchini per la presentazione dell’originale albo a fumetti “La resa di Alessandria” scritto e illustrato da Giulio Legnaro.
Il salotto scolastico sarà condotto da Enzo Baldon che introdurrà le conversazioni tra studenti e ospiti sull’inedita narrazione di un importante avvenimento del 1183, fatto storico che coinvolse la città di Alessandria che solo quindici anni dopo la sua fondazione, ritenuta giuridicamente illegittima dall’imperatore Federico Barbarossa, si arrese al dominio straniero del Sacro Romano Impero.
Le esigue fonti del periodo narrano che la cerimonia solenne della “seconda” fondazione di Alessandria venne organizzata alla presenza di un Legato imperiale che diede l’ordine di far uscire dalle mura della città tutti gli esseri viventi, uomini ed animali, per farli poi rientrare solo dopo che fosse stata resa nota la nuova denominazione: Cesarea.
L’esimio prof. Geo Pistarino ha scritto che il toponimo Cesarea venne imposto dall’imperatore Federico Barbarossa nella Reconciliatio Norimberge del 1183 ma considerato dagli stessi abitanti come un elemento estraneo alla loro coscienza ed individualità collettiva
Gli alessandrini divenuti così sudditi continuarono a combattere una battaglia silenziosa, una sorta di resistenza intelligente che permise di mantenere integra la città ed i suoi abitanti, a differenza di altre realtà medievali come Tortona e Milano che contrapponendosi non si piegarono all’imperatore e furono rase al suolo nel 1155 e nel 1162.
L’autore, prendendo spunto da una ricerca universitaria presenta due consoli realmente esistiti nel 1183 e li illustra in catene e in aperto conflitto tra loro in Piazza Maior (l’odierna Piazza della Libertà): il sanguigno Giovanni de Uasco non vuole riconoscere l’autorità del Barbarossa che ricorda, è già stato sconfitto anni prima quando ha assediato Alessandria mentre il più pacato e riflessivo Raniero Nanus si dimostra più aperto al dialogo per strappare condizioni più convenienti.
“La resa di Alessandria”, che segue nella narrazione il precedente fumetto “La fondazione di Alessandria”, con le sue vignette intende incuriosire gli studenti sulla storia del nostro passato, stimolarli e renderli partecipi ad eventuali approfondimenti didattici che gli insegnanti potranno ritenere utili per lo sviluppo delle loro capacità cognitive e comunicative.
La storia a fumetto “LA RESA DI ALESSANDRIA” è stata realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dei Comuni di Alessandria, Borgoratto Alessandrino, Bosco Marengo, Castellazzo Bormida, Frugarolo, Fubine Monferrato, Solero, di Amag, di CulturAle, delle associazioni Docenti Senza Frontiere, Idea, Movimento Cristiano Lavoratori, LiberaMente, Bersaglieri sezione Franchini, del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”, della Pasticceria Gallina, di Imball Service Italia, dello Studio Dentistico Giovanni Lombardi, di Aviosibus.
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