Una nuova sentenza da speranza a chi paga il mutuo

Giurisdizione a favore di Cittadini e Imprese, un nuovo Provvedimento da speranza a chi paga i mutui, è la Sentenza n.588 del 9 ottobre 2023 del Tribunale di Massa

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Continua il nostro impegno Informativo puro, posizione da tempo assunta, per parlare di problemi reali responsabili del peggioramento della qualità della vita di questa nostra fase storica, lo scopo è di stimolare la politica a intervenire per risolverli nell’interesse di tutti.

Vi avevamo promesso la spiegazione dei vari provvedimenti emanati dai tanti Palazzi di Giustizia italiani, daremo prima una piccola anticipazione scritta, successivamente all’articolo applicheremo i link di collegamento per seguire l’intervista fatta all’Avv. Simona Beccaccioli dello Studio Associato di Roma, Lima – Zega & Partners, per info; www.studiolegalelzp.it , con la quale tratteremo i punti salienti della Sentenza del 9 ottobre 2023 n. 588 emessa dal Tribunale di Massa.

Facciamo un passo indietro per fare una piccola analisi reale e introdurre il tema di oggi, la storia vera di questa Europa ci insegna come e perché siamo finiti in questo tunnel senza uscita, voluta e, come qualcuno ci aveva promesso e risultato senza nessun fondamento, che con l’euro avremmo lavorato meno incassando in più, a questo sommate un atteggiamento spregiudicato della BCE in ogni caso, sia nell’elargire fondi, anche abbassando gli interessi in passato, che nell’alzamento degli stessi e riducendo tutto quello che ne consegue, quello che sta avvenendo in questo periodo e, aggiungete il consorziassi del potere degli Istituti di Credito padroni senza nessuna opposizione al modo di vendere il proprio denaro con illegittimità celate da artifizi composti nel ricalcolo degli interessi, ci chiediamo, se questo secondo voi non è una tempesta perfetta, ditemi cos’è!

Per noi il fattore finanziario è l’elemento principe della crisi attuale, e siccome le sorti in una società democratica sono rette dalla politica e noi abbiamo intenzione di farla, vogliamo stimolare i nostri competitor ad assumersi le responsabilità del caso affinché su tutto ciò si possa intervenire in modo e con scelte che guardino al bisogno di chi subisce illegittimità, cittadini e imprese, senza fare promesse per esempio d’intervenire sui profitti delle banche dopo che la BCE a più riprese ha innalzato il costo del denaro e poi qualcuno ha fatto finta di dimenticarsene, non va proprio così il rapporto di fiducia con il popolo, oppure tutto questo è giustificato da qualcosa impronunciabile?

Avvocato Beccaccioli, prima di entrare nel merito del provvedimento ho una curiosità, in questo documento è rilevante il termine di “Anatocismo genetico”, che cos’è?

L’anatocismo genetico è un anatocismo insito nel metodo di contabilizzazione degli interessi. Il punto cruciale dove la Sentenza ha riscontrato anomalie è nell’informazione nei confronti al consumatore e di quello che sta firmando, perché capita nella quasi totalità dei casi la Banca piuttosto che l’Istituto di Credito all’atto della firma della documentazione relativa al prestito, non ci spiega nel migliore dei modi il sistema di capitalizzazione degli interessi inserito nelle rate del piano di rientro del mutuo.

Il Giudice parte da questo elemento fondamentale, portare a conoscenza del consumatore che tipo di sistema di pagamento è introdotto nel contratto, sistema semplice o composto, in questo caso non è specificato, perché è insito o nascosto nell’atto, chi firma non è a conoscenza.

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L’anatocismo è genetico, perché nasce con il regime di capitalizzazione composto e si sviluppa con lo stesso, cosa che non succede con la capitalizzazione semplice, perché prende in considerazione il capitale e il tempo, ciò vuol dire che il consumatore quando sottoscrive il contratto di mutuo paga sicuramente con interessi maggiori all’inizio cosa che non accade con il regime composto dove gli stessi sono bassi e potrebbe sembrare un fattore positivo, in realtà il capitale è più alto e quindi si vanno a calcolare anche sul capitale residuo, risultante con un pagamento maggiore.

Siamo in una situazione totalmente anomala e illegittima nei confronti del consumatore, molto spesso le Banche piuttosto che gli Istituti di Credito non indicano il regime a cui è sottoposto, molto grave.

Usciamo un attimo dal focalizzare il Provvedimento in questione lo riprendiamo successivamente, perché vorrei insieme a chi ci legge capire, come l’Unione Europea partecipa a tutto questo che sta emergendo, siccome è sempre lì a emanare e farci recepire nuove norme, è intervenuta rispetto al passato nel merito di tutto ciò, dal momento che prima lasciava agli ordinamenti di ogni Stato l’autonomia nell’azione legislativa?

Prima lasciava fare, non entrava nella Sovranità degli Stati, i quali ognuno operava secondo il proprio ordinamento, attualmente si è resa conto del bisogno di una maggiore tutela nei confronti del consumatore, prova tangibile è la Sentenza n.9479 del 6 aprile 2023 emessa dalla Cassazione a Sezioni Unite, la quale recepisce le indicazioni della Unione Europea, essa ha determinato un livellamento di trattamento tra tutti gli Stati di maggiore aiuto legislativo nei confronti di chi acquista un credito attraverso una figura unica con una funzione specifica di garanzia.

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Rientriamo nella Sentenza, in questo caso, anche se in un certo senso è stato ampiamente spiegato nella prima domanda che le ho posto, il Giudice dove si è agganciato per condannare la Banca?

Innanzitutto, il Giudice ha ritenuto che il contratto di mutuo fondiario, di cui all’oggetto della Sentenza, non fosse nel caso specifico considerato come titolo esecutivo ai sensi dell’art. 474 del Codice di Procedura Civile, perché tutti i mutui sono considerati a titolo esecutivi, nel caso specifico lo ha sganciato dall’esecutività immediata.

L’altro aspetto molto rilevante, il Tribunale di Massa “Ope legis” di diritto, senza che nessuno l’avesse chiesto, ha sostituito il piano d’ammortamento alla francese quindi con capitalizzazione composta, con un piano d’ammortamento con capitalizzazione semplice, perché nel primo ha riscontrato una produzione di interessi su interessi (composto).

La novità in questo provvedimento è proprio questa, la sostituzione forse una delle prime volte che succede, del piano d’ammortamento di rientro delle rate del mutuo fatta da un Giudice.

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Sappiamo dalla Sentenza che la Banca è stata condannata, quale la pena data?

E’ stata condannata a favore del Consumatore, perché ha stabilito che sono stati pagati interessi illegittimi prevedendo la restituzione della somma di €.25.000,00 più le spese di attività Legale.

Avvocato Simona Beccaccioli, ci rendiamo conto che la Sentenza in questione ha fatto importanti passi in avanti a favore di Consumatori e Imprese, nonostante tutto però bisogna non stancarsi di informare gli utenti di questi provvedimenti, i quali da qualche hanno alcuni Tribunali italiani emanano a favore di chi è vessato.

Il nostro compito è fare capire a quella parte di politica ora al governo, che deve con coraggio legiferare affinché tutti i Tribunali abbiano l’obbligo di fare emergere questi illegittimi comportamenti da parte di chi gestisce il credito finanziario, perché questo non accade? Perché la grande informazione non aiuta a capire?

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La nostra battaglia politica è, fare emergere questo controsenso nei giudizi da parte di chi ha nelle mani il potere di condannare o assolvere, per dare più tutela a chi subisce illegittimità più o meno celate.

 Giuseppe Spinelli 

 

Per seguire l’intervista integrale:

Tramite Facebook

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https://www.youtube.com/watch?v=IEcKxwiJCA0&ab_channel=EsaroItalia