Prorogata fino al 28 gennaio la mostra “WASHI-NINGYŌ” sulle bambole di carta nella tradizione giapponese al Museo Etnografico della Gambarina

Alessandria – E’ stata prorogata fino al 28 gennaio la mostra sulle bambole di carta giapponese al Museo Etnografico “C’era una volta”.
evento patrocinato dal Consolato Generale del Giappone a Milano, dalla Fondazione Italia-Giappone e dal Centro di Cultura Giapponese di Milano.
Capolavori artigianali realizzati con scopo decorativo fin dal periodo Edo (1603-1868) e ritratto del seducente passato di un paese che non smette mai di attrarre e incuriosire, le washi-ningyō portano in scena momenti di quotidianità affiancati ad attività tradizionali.
Sinuose bambole (人形 ningyō), ispirate a personaggi storici o del teatro giapponese, impreziosite da kimono che sembrano fluttuare, prendono vita attraverso le morbide pieghe della carta giapponese (和紙 washi) che le compone interamente.
L’esposizione, curata da Juliet in Zena e realizzata in collaborazione con Associazione Yamato, propone un percorso di oltre 30 opere (2D e 3D) create dalle sapienti mani del maestro  Akio Maruyama  e della madre  Noriko Maruyama  e si inserisce nel più ampio WASHI-NINGYŌ PROJECT, nato con lo scopo di tutelare, far conoscere e insegnare le bambole di carta giapponese per preservare la bellezza di quest’arte oggi a rischio e permetterle di continuare a vivere.
Per info: Museo Etnografico “C’era una volta”; Piazza della Gambarina 1.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner