Castagnole Monferrato: successo e interesse per “Artabàn, il Quarto dei tre Re Magi” alla Casa degli Alfieri

Castagnole Monferrato – Buon successo di pubblico, con oltre duecento presenze, per “In cammino con Artabàn – dal Monferrato spirituale al mondo”, l’originale due giorni organizzata da Casa degli Alfieri in occasione dell’Epifania, ovvero del momento del cristianesimo in cui si ricorda l’arrivo dei Magi dal bambin Gesù.
La manifestazione, svoltasi tra venerdì e sabato scorsi, 5 e 6 gennaio, consisteva in cinque appuntamenti per conoscere meglio il Quarto Re Mago, Artabàn, colui che, secondo la tradizione, ha smarrito la stella, vagato per trentatré anni impegnando la sua vita ad aiutare i poveri e gli oppressi, e infine è giunto a Gerusalemme il giorno della Crocifissione.
Protagonista di una vasta letteratura internazionale, Artabàn è stato recentemente fulcro di studio da parte dell’antropologo astigiano Piercarlo Grimaldi, che ne ha individuato un’origine folclorico-tradizionale nel Monferrato, come per la figura del Gelindo.
Protagonista del cartellone culturale è stato il racconto“Artabàn. La leggenda del Quarto Re Mago”di Antonio Catalano, il Mago Povero, portato in scena da lui stesso, ma anche da altri tre narratori nazionali coordinati da casa degli alfieri che lo hanno riletto tramite il loro sguardo, rendendo così omaggio al tradizionale migrare delle storie che, di bocca in bocca, viaggiano e si arricchiscono attraverso gli incontri.
“Il punto di forza di questa storia, ciò che speriamo la porti al successo di altre figure tradizionali come quella di Gelindo – ha commentato Catalano – è proprio nella reinterpretazione di ciascun attore. Quest’anno siamo stati quattro, ma l’anno prossimo saremo di più e si uniranno a noi anche delle attrici. Ogni artista con la propria poetica e il proprio bagaglio di esperienze e ideali che regala al personaggio”.
“Abbiamo avuto una parte di pubblico affezionato che ha seguito tutte le versioni – commentano Massimo Barbero e Patrizia Camatel, coordinatori del progetto – e sono rimasti affascinati dalla varietà e diversità della proposta: è stata una bella sfida, che ci ha dato grandi soddisfazioni ed emozioni. Una vera e propria Epifania. ”
Oltre alla messinscena di Catalano, infatti sono saliti sul palco, tra Castagnole Monferrato e il Sacro Monte di Crea: Claudio Zanotto Contino, il Mago con l’Asina, Fabio Comana, il Mago Giocatore e Antonello Cassinotti, il Mago Musico.
Zanotto ha proposto una versione pop, con una palla stroboscopica come Cometa e una campana tibetana a scandire i vari quadri, nonché con un costume “taffetesco”, fatto di tende, che strizza l’occhio al teatro povero e che fa dell’immaginazione lo strumento imprescindibile per leggere il mondo.
È stata poi la volta di Comana del Teatro Erbamil di Bergamo, che più di tutti si diverte, gioca al gioco serio del teatro: con lui il monologo diventa una polifonia, dove ciascun personaggio ha una voce ben riconoscibile (Artaban raffreddato, Gelindo che si esprime come un pastore bergamasco…) e dove il ruolo attivo del pubblico è fondamentale.
Infine, Cassinotti del Teatro delle Ali ne ha fatta un’opera musicale: in scena con un campionatore, registrava dal vivo voci e suoni che diventano atmosfere e tappeti sonori per una leggenda al contempo antica e moderna, lieve e profonda, acuta e grave.
Hanno completato il programma le visite alle due mostre di Catalano “Il Vangelo delle colline” e un momento di poesia sospesa nel tempo con Vincenzo Tartaglino, l’ultimo marionettista di Asti, che ha proposto la sua versione artigianale: delicata, essenziale e toccante, della leggenda del Quarto Re Mago.
Per informazioni: 3287069085 – www.archivioteatralita.it.

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