Cirio: “Il Piemonte è ripartito”
Torino – «L’anno scorso abbiamo aperto il 2023 al Grattacielo, finalmente completato, e oggi lo facciamo nel Museo di Scienze naturali che riapre dopo oltre 10 anni, esempio di un Piemonte che ci avevano lasciato bloccato e che oggi, anche qui, è ripartito».
Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio nella conferenza di inizio anno che si è svolta nei locali appena riaperti al pubblico del Museo regionale di Scienze naturali, chiuso da agosto del 2013.
Al centro dell’incontro le nuove infrastrutture per il Piemonte, la sanità, le politiche per il lavoro e la qualità dell’aria, il sostegno alle famiglie, alle imprese e ai fragili, e gli obiettivi dei prossimi mesi.
«Il 2023 è stato l’anno in cui abbiamo sbloccato il Piemonte, penso al Grattacielo, al Parco della Salute, solo per fare due esempi, e il 2024 sarà quello dell’apertura e della spinta propulsiva. Stamattina abbiamo inaugurato i primi 8,5 km del Terzo Valico e tra una settimana partirà il primo treno diretto tra il centro di Torino e l’aeroporto di Caselle, e poi verso le valli di Lanzo. Quest’anno finiranno i lavori della prima canna del Tenda, dell’Asti-Cuneo che abbiamo trovato ferma, così come la Pedemontana, per cui sono partiti i cantieri, e la Tav con l’appalto della tratta italiana» ha dichiarato il presidente ricordando come il 2023 sia stato l’anno in cui il Piemonte è tornato al centro della politica nazionale, ospitando il Festival delle Regioni. Una centralità che si conferma nel 2024, con i G7 dell’Energia e Ambiente a Venaria Reale e quello della Finanza a Stresa.
Appuntamenti di altissimo profilo internazionale che si aggiungono ai grandi eventi sportivi: il Tour de France, il Giro d’Italia, le Atp Finals. Il 2024, sarà anche l’anno di insediamento della Fondazione per l’Intelligenza artificiale, a cui stanno lavorando i ministeri delle Imprese e del Made in Italy, delle Finanze e quello dell’Università. E sarà l’anno dell’operatività dell’Hub europeo di economia circolare di Stellantis, con l’obiettivo fondamentale sollecitato dalla Regione insieme agli enti locali e al sistema territoriale di un nuovo modello per Mirafiori.
Tra gli obiettivi dei prossimi mesi c’è l’approvazione della legge sulla casa, che ha tra i suoi punti salienti la lotta all’abusivismo, le premialità legate alla residenza e la possibilità di calmierare le bollette energetiche per le fasce deboli e per i genitori separati in difficoltà economica. Entro giugno sarà anche approvata la legge sul benessere degli animali, il testo unico sul terzo settore e il bilancio previsionale. A proposito dei conti il presidente ha ricordato che dal 2019 «questa amministrazione ha pagato oltre 2 miliardi di debiti, senza alzare le tasse per i cittadini, con una gestione virtuosa certificata anche dall’agenzia di rating Moody’s».
Il 2024 consegnerà al Piemonte anche il nuovo Piano per la qualità dell’aria, al centro di un tavolo tecnico che su basi scientifiche ne sta elaborando i contenuti come previsto dalla norma nazionale, con l’obiettivo di consolidare il trend di miglioramento della qualità dell’aria – Arpa ha certificato il calo degli sforamenti nel 2023 – e centrare tutti gli obiettivi previsti dalle direttive europee per il 2025 e il 2030.
Per quanto riguarda la sanità, Cirio ha ricordato che, dopo anni di tagli, si è invertita la tendenza. A partire dal personale: «Nel 2014 lavoravano in Piemonte 54.967 persone nella sanità. Dopo 5 anni di governo del centrosinistra erano oltre 400 in meno, e il totale era sceso a 54.543 unità, che è il numero del personale sanitario quando sono diventato presidente nel 2019. Oggi, a fine del 2023, dopo 4 anni della nostra amministrazione, è cresciuto a 56609 unità, oltre 2 mila in più rispetto al 2019. Questo risultato è anche il primo frutto dell’accordo sottoscritto con i sindacati della sanità, che grazie allo stanziamento straordinario della Regione di 56 milioni di euro all’anno ha già permesso di assumere, al 31 dicembre 2023, 250 persone per arrivare a 2000 entro dicembre 2024».
Anche il dato sui posti letto certifica il cambio di passo. Nel 2014 in Piemonte c’erano 17992 posti letto, nel 2019, dopo cinque anni di governo del centrosinistra erano scesi a 16429. Oggi, dopo 4 anni della nostra amministrazione, sono 17810: 1400 posti letto in più a cui si aggiungono ulteriori 1000 posti letto, previsti dall’aggiornamento del piano socio-sanitario che sarà approvato entro il mese di marzo.
Prosegue poi il recupero delle liste d’attesa per cui la Regione ha attivato il piano straordinario. Dopo il Covid si è scelto di concentrare gli sforzi sul recupero delle prescrizioni più urgenti – U, B e D – perché sono quelle tempo-dipendenti.
Il lavoro di questi anni ha consentito di recuperare gran parte degli arretrati. Nel 2018 se si confrontano i primi 11 mesi dell’anno, le prestazioni ambulatoriali erano state 1.081.744, nel 2019 1.144.304 e nel 2023 sono state 1.535.868, ovvero il 134 per cento del recupero rispetto al periodo pre-covid con tempi di attesa sostanzialmente invariati.
Per le U (urgenti entro 3 giorni) nel 2019 si aspettavano in media 2 giorni mentre nel 2023 un giorno; nel 2019 per le B (brevi entro 10 giorni) si aspettavano 14 giorni e ora 9, per quanto riguarda le D (differite entro 30/60 giorni) l’attesa media è passata da 31 a 41 giorni, ma si sono prodotte 265 mila prestazioni in più. «I dati migliorano, ma non basta. Il tema vero restano le prescrizioni programmate, su cui concentreremo il lavoro nei prossimi mesi. Ho chiesto al neo direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, di elaborare entro la fine di febbraio un piano straordinario per ridurre le liste di attesa nelle prestazioni P, programmate, finanziato con 25 milioni di euro di risorse regionali, che inseriremo nel bilancio previsionale», ha annunciato il presidente Cirio. A questo si aggiunge il potenziamento delle agende per le prenotazioni che tra gennaio e aprile sono state integrate con 14 mila slot per esami e prestazioni il sabato e la domenica.
Sul fronte dell’edilizia sanitaria, entro il mese di gennaio sarà affidata la progettazione del nuovo ospedale di Torino, a febbraio sarà convocata la conferenza dei servizi per l’ospedale di Cuneo, a marzo Agenas conclude l’esame della proposta di PPP per l’ospedale di Alessandria e sulla base dell’esito la Regione individuerà con quale finanziamento procedere. Ad aprile si chiude la gara per il Parco della Salute, con l’obiettivo di aprire i cantieri entro l’anno. Nello stesso periodo si chiude la gara per la progettazione dell’ospedale dell’Asl To5 e nei prossimi giorni sarà pubblicata quella per l’ospedale di Ivrea.
Alla conferenza stampa hanno partecipato tutti gli assessori della Giunta, che hanno indicato i risultati conseguiti nel 2023 e gli obiettivi dei prossimi mesi.
«Nel 2023, dopo aver approvato la Strategia per la Montagna, abbiamo investito circa 13 milioni con i bandi Botteghe dei servizi e Green communities. Abbiamo avviato la revisione e l’aggiornamento del Piano territoriale regionale. Con il camper forestale itinerante abbiamo intensificato le attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio – ha spiegato il vicepresidente e assessore Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della Montagna, Foreste, Parchi, Enti locali, Fabio Carosso – Nel 2024 altre risorse per la montagna grazie al Fosmit: in tutto 24 milioni, di cui 5 per la filiera bosco-legno, 5,2 per la prevenzione del dissesto idrogeologico, 3 per la salvaguardia del territorio montano e la tutela del paesaggio agrario, 1 per installazione defribillatori, 9,6 per integrare la dotazione del bando Green communities. In continuità con il progetto Oro Monferrato si terrà la prima Fiera del Tartufo nero».
«L’azione del mio Assessorato – ha dichiarato l’assessore all’Infanzia, famiglia, Politiche della casa, Benessere animale, Chiara Caucino – è stata e sarà ancora caratterizzata da una coerenza politico-amministrativa volta in primo luogo alla tutela dei più fragili e al perseguimento del benessere delle famiglie piemontesi più vulnerabili. Ne sono esempio i 42,5 milioni per la famiglia (per potenziare le competenze genitoriali e offrire nuove opportunità ai minori in condizioni di fragilità). Sono stati poi sbloccati, dopo 20 anni, 18 milioni ex Gescal che stanno permettendo il recupero di 216 alloggi di risulta che verranno presto assegnati, così come si stanno realizzando centinaia di interventi di adeguamento energetico e termico, sostituzione di ascensori, oltre all’azione di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici di edilizia residenziale. Inoltre, stiamo attivando una grande azione di welfare abitativo in 4 quartieri degradati del Piemonte, coinvolgendo 2mila immobili e 6mila persone. A questo si aggiunge l’apertura di 11 Ambulatori Veterinari Sociali che servono un bacino di 30mila animali e 120mila famiglie. Infine, per la prima volta nella storia, la Regione avvierà, il 18 gennaio prossimo, il Servizio Civile regionale, con i primi 52 ragazzi selezionati».
«Potenziamento dei servizi alla famiglia, contrasto alla denatalità, formazione come leva strategica per rendere competitive le imprese, ma anche una progettualità industriale garantita dal Fondo di Rilancio e Sviluppo per le pmi e dall’Unità di Crisi: abbiamo tracciato delle misure che traducono una visione politica volta a tutelare il dato occupazionale, i lavoratori, il supporto alla competitività delle nostre imprese e che si schiera al fianco delle famiglie – ha sottolineato l’assessore all’Istruzione e Merito, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario, Elena Chiorino -. Si è scelto di sostenere l’occupazione femminile prolungando gli orari degli asili comunali, mantenendo la tariffa invariata: una misura fortemente voluta per fare in modo che ogni donna, in Piemonte, possa essere libera di scegliere il proprio futuro. Siamo orgogliosi di aver portato la rivoluzione delle Academy di filiera, perché le nostre aziende e i lavoratori stessi possano esprimere al massimo la loro capacità competitiva. E poi il diritto allo studio, con borse di studio più che raddoppiate per mettere al centro del processo il concetto di merito».
«Abbiamo ereditato un Piemonte con opere ferme al palo e con treni che avevano 40 anni di età – ha evidenziato l’assessore ai Trasporti, Infrastrutture, Opere pubbliche, Difesa del Suolo, Protezione civile, Marco Gabusi -. Nel 2024 il Piemonte si può definire a pieno titolo “cuore d’Europa” perché abbiamo definitivamente avviato la Tav e la Pedemontana Piemontese, mentre stiamo concludendo Terzo Valico ed Asti-Cuneo. Se aggiungiamo un rinnovo quasi totale dei treni piemontesi e di un piano della ciclabilita’ che ci porterà ad essere una delle regioni europee con piu km di piste ciclabili, possiamo dire che il 2024 si compirà la transizione che molti sognavano e che abbiamo fatto diventare realtà».
«Tra gli obiettivi strategici e fondamentali per la Sanità regionale – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Edilizia sanitaria, Luigi Genesio Icardi -, accanto al “piano Marshall” per il rinnovo del parco ospedaliero piemontese, al piano straordinario delle assunzioni e a quello altrettanto importante per la prevenzione e diagnosi delle malattie professionali, l’Assessorato ha lavorato fin dal suo insediamento alla riorganizzazione della rete erogativa, secondo una metodologia del tutto innovativa, basata su criteri oggettivi e scientifici e usata dal Piemonte per la prima volta in Italia. Un’approfondita analisi preliminare delle esigenze cliniche, sanitarie ed assistenziali dell’intera rete dei servizi sanitari del Piemonte, come linea guida per la redazione del nuovo piano socio-sanitario che vedrà la luce nei primi mesi del 2024. Sono stati valutati il contesto sociodemografico ed epidemiologico per rilevare il fabbisogno di salute rispetto alla struttura demografica, alle prospettive epidemiologiche ed ai cambiamenti socioeconomici, lo scenario istituzionale e regolatorio, l’offerta della rete erogativa sanitaria regionale, con i relativi livelli di performance e la mobilità sanitaria attiva e passiva. Criteri di importanza assoluta, quando si tratta di prendere decisioni di enorme impatto sulla risposta ai bisogni di salute della popolazione piemontese».
«Il 2023 – ha chiarito l’assessore all’Ambiente, Energia, Innovazione, Ricerca, Matteo Marnati – è stato, come avevamo annunciato, un anno dedicato alla messa in campo di misure strutturali per abbattere i costi energetici, attraverso l’efficientamento ma anche la promozione dell’utilizzo di energie rinnovabili, e per rendere più competitive, nel rispetto dell’ambiente, attraverso la ricerca, l’innovazione e la digitalizzazione, le nostre imprese, in particolar modo le piccole e medie che sono la spina dorsale dell’economia della nostra regione. Ma è stato anche l’anno in cui, dopo un lungo lavoro iniziato nel 2021, è stato approvato il nuovo piano di gestione dei rifiuti urbani con obiettivi ambiziosi, dall’aumento della percentuale di raccolta differenziata all’82% al 2035 alla contrazione della produzione di rifiuti totali. Obiettivo del 2024 è l’aggiornamento del piano regionale di tutela e qualità dell’aria, mentre, in parallelo, continuerà l’impegno per proseguire sulla strada dell’efficientamento energetico degli edifici pubblici e continueremo ad investire sulla ricerca e sull’innovazione per migliorare la competitività delle nostre imprese».
«Scelta Sociale, Vita Nascente, Fondo anti-usura: in Piemonte nessuno resta indietro – ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria, Rapporti con il Consiglio regionale, Maurizio Marrone -. Mai così tanti milioni su natalità, anziani, disabili e persone in difficoltà. Nel 2024, inoltre, istituiremo i tutor socio-sanitari, nuove figure che avranno lo specifico compito di indirizzare e accompagnare i senzatetto con problemi mentali o di dipendenze verso i servizi sanitari più appropriati ci sono le condizioni per non lasciare in strada queste persone, con l’auspicio che il Comune impegni adeguatamente servizi sociali e polizia municipale al fine di ripristinare la dignità di chi è senza dimora, ma anche il decoro delle vie cittadine colpite dall’accattonaggio, come ci chiedono a gran voce tanti residenti e commercianti».
«Siamo riusciti a portare il prodotto interno lordo del turismo piemontese al 9,5%, quando l’avevamo trovato al 7,4, centrando quasi del tutto l’obiettivo che ci eravamo prefissati – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio -. Poi abbiamo istituito i distretti del commercio che non esistevano in Piemonte, 77 zone che hanno coinvolto più di 600 Comuni, ovvero quasi un Comune piemontese su due, e sostenuto tutte le filiere della produzione della cultura senza ricorrere a tagli e anzi mettendo nel bagaglio delle buone azioni un investimento senza precedenti di oltre 20 milioni per il cinema».
«Abbiamo chiuso una programmazione che ha investito risorse a favore delle aziende agricole proiettandole verso nuove sfide e puntando su giovani e innovazione – ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca, Marco Protopapa -. Nel 2024 continuerà il sostegno all’agricoltura piemontese, con particolare attenzione ai grandi temi ambientali, alle criticità dovute ad un importante e preoccupante cambiamento climatico, alla tutela delle nostre produzioni agroalimentari di qualità sui mercati. Per la gestione dell’irriguo in agricoltura verranno stanziati fondi per le infrastrutture, per le aziende e per il comparto risicolo. Saranno aperti nuovi bandi dello sviluppo rurale sugli interventi agroclimaticoambientali, benessere animale e investimenti per le aziende».
«Quello appena trascorso è stato un anno di grandi successi sportivi che hanno coinvolto il Piemonte. Siamo riusciti a creare un clima favorevole che vogliamo mantenere – ha annunciato l’assessore all’Internazionalizzazione, partecipate, Sicurezza, Polizia locale, Immigrazione, Sport, Politiche giovanili, Fabrizio Ricca -. La Regione stanzierà anche un altro milione di euro per sostenere le azioni securitarie delle forze dell’ordine e delle amministrazioni locali. Proseguendo, quindi, con una politica di supporto collaudata nel corso del 2023».
«Nel 2023 – ha evidenziato l’assessore al Bilancio, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese, Andrea Tronzano – abbiamo completato il trasloco al Grattacielo Piemonte, rendendo funzionale una struttura per troppo tempo incompiuta, e consentito la riapertura del Museo di Scienze Naturali, valorizzando così al meglio un asset importante del nostro patrimonio. È partita la Città dell’Aerospazio dando così concretezza a un’intuizione della Regione di valorizzare un comparto in forte crescita, anche occupazionale. Per le nostre imprese abbiamo messo in campo, grazie ai fondi Fesr e a quelli regionali, 160 milioni di euro per valorizzare il nostro sistema produttivo e 20 milioni per il comparto cinematografico per dare la spinta a un settore utile sotto tanti punti di vista. Nel 2024 investiamo 110 milioni per il sostegno alle attività produttive e restituiremo alla collettività, dopo averlo messo a norma, un bene confiscato alla mafia come il Castello di Miasino nel Novarese».
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