Alessandria: revoca del progetto Smart City, ricorso al TAR contro il Consorzio AMAG, chiesto un risarcimento di oltre16 milioni di Euro

Rischia di costare carissima al Consorzio Amag e al Comune di Alessandria la mancata sottoscrizione (a causa della revoca unilaterale) della convenzione seguita all’intervenuta aggiudicazione del progetto Smart City per il Comune di Alessandria.
Secondo indiscrezioni raccolte da alessandria24, pochi giorni or sono le società che si erano aggiudicate  i servizi di smart city e dell’efficientamento energetico del servizio di pubblica illuminazione e del servizio di igiene ambientale del Comune di Alessandria avrebbero presentato ricorso al TAR del Piemonte per l’annullamento di tutti gli atti relativi a questa “retromarcia” che i ricorrenti giudicano, ovviamente, immotivata ed illegittima.
Ad essere chiamate in giudizio sarebbero Amag Servizi, Amag Reti Idriche, Amag Ambiente e il Comune di Alessandria.
Il ricorso, come sempre in casi analoghi,  chiederebbe la condanna al risarcimento in forma specifica, attraverso la sottoscrizione del contratto, o in alternativa, al risarcimento per equivalente monetario dei danni subiti e subendi, e in subordine al risarcimento dei danni conseguente alla violazione dei principi di buona fede e correttezza.
La cifra richiesta titolo di risarcimento ammonterebbe ad oltre 16 milioni di Euro a titolo di danno emergente, lucro cessante  e danno curriculare.
Inutile dire che questa vicenda, se confermata,  rischia di avere, nell’immediato, gravissime conseguenze sul piano politico locale e di gravare in maniera pesantissima sui bilanci e le prospettive di sviluppo delle società interessate, fermo restando il fatto che ogni valutazione di merito spetta ai giudici amministrativi.
Resta da chiedersi se è stata una scelta opportuna e ben ponderata (e non solamente politica) la rinuncia al progetto Smart City di Alessandria (ricordiamo, varato dalla  giunta guidata dal Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco).