79 nuovi camici bianchi: il 21 febbraio ad Alessandria l’edizione 2024 della “White Coat Ceremony”

Alessandria – Mercoledì 21 febbraio l’aula magna del Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale, ad Alessandria, ospiterà l’edizione 2024 della White Coat Ceremony, evento dedicato alle iscritte e agli iscritti al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia nel polo formativo di Alessandria che, a partire da marzo, inizieranno a frequentare i tirocini formativi nelle corsie ospedaliere. L’inizio della cerimonia è previsto alle ore 10:00 nell’aula magna del Polo scientifico-didattico di Viale Teresa Michel 11.
Questa edizione dell’evento dedicato ai futuri camici bianchi prevede un prologo significativo per i partecipanti e per la Città, costituito dalla firma, alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, del decreto di istituzione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria.
Con loro, il Rettore UPO Gian Carlo Avanzi e il Direttore generale dell’AOU Valter Alpe avranno il compito di sottolineare le opportunità che questo passaggio sarà in grado di portare a beneficio di tutto il territorio, in termini di miglioramento nella ricerca, nella didattica e nell’attività clinica.
La cerimonia del camice bianco, durante la quale i futuri medici vestiranno per la prima volta il camice simbolo della professione medica, è promossa e co-organizzata dall’Università del Piemonte Orientale e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria; i protagonisti saranno 79 iscritte e iscritti al terzo anno del percorso di laurea sessennale.
La Scuola di Medicina UPO sarà rappresentata dal suo presidente, professor Gianluca Gaidano, e dalla professoressa Sandra D’Alfonso, coordinatrice del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia. Come da tradizione, dopo la vestizione è prevista una lectio magistralis, un vero e proprio inspirational speech che quest’anno sarà pronunciato dal professor Antonio Amoroso (Università degli Studi di Torino) sul tema “Come la genomica cambierà la medicina del presente e futuro”.
«La White Coat Ceremony – spiega il rettore Gian Carlo Avanzi –segna il passaggio dallo studio delle materie pre-cliniche a quelle cliniche, un momento chiave nella formazione di ogni medico anche perché segna il primo contatto vero e proprio con i pazienti. Questa sarà la mia ultima Cerimonia nelle vesti di Rettore e non posso che tracciare un bilancio decisamente positivo dei risultati scaturiti grazie alla collaborazione che in questi anni ha contraddistinto il rapporto tra l’UPO e l’Ospedale. La ricerca congiunta e la formazione degli studenti ad Alessandria hanno creato un legame proficuo che ha gettato le basi per la nascita dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria. La costruzione del nuovo Campus, dove in futuro studieranno anche i camici bianchi, adesso è il nostro primo obiettivo per creare un polo formativo di eccellenza che renderà Alessandria uno dei punti di riferimento regionali nella didattica in ambito sanitario.»
«Il 2024 è un anno che passerà alla storia – sottolinea il direttore Valter Alpe – perché la trasformazione in Azienda Ospedaliero – Universitaria è un traguardo fondamentale per il futuro non solo della sanità alessandrina, ma per la comunità tutta. Un riconoscimento reso possibile grazie all’iniziativa e alla condivisione della Regione Piemonte, oltre che alla stretta e proficua collaborazione con UPO e all’impegno, come evidenziato anche dagli atti regionali, del DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione. Risultato ancora più significativo perché si è concretizzato proprio nell’anno in cui termineranno il percorso di studi i primi medici che hanno frequentato l’intero corso formativo qui ad Alessandria e che ha nella White Coat Ceremony un momento simbolico importante e coinvolgente, soprattutto ora che proprio la didattica è entrata a far parte ufficialmente, insieme all’assistenza e alla ricerca, delle tre anime che compongono l’AOU AL.»

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