Deposito nazionale rifiuti radioattivi: Trino ha revocato la propria autocandidatura
Trino Vercellese – Nella vicenda dell’autocandidatura del Comune di Trino ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi, vicenda che ha tenuto banco e fatto discutere sia a livello politico che civile, c’è stata una svolta.
Ieri sera, infatti, la giunta guidata dal sindaco di Trino, Daniele Pane, ha deciso di revocare l’autocandidatura, trasmettendola al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e alla Sogin.
Decisiva in questa scelta sarebbe stata proprio la forte opposizione nata sul territorio. Oggi pomeriggio se ne potrebbe sapere di più dato che è stata indetta una conferenza stampa convocata dallo stesso sindaco Daniele Pane.
Aggiornamento
In conferenza stampa il sindaco Daniele Pane ha affermato che “la revoca di questa deliberazione è una decisione assunta dopo aver preso atto delle posizioni di dichiarata contrarietà, non tanto delle associazioni ambientaliste, ma dalle istituzioni di vertice del nostro territorio ossia Provincia e Regione nonché da alcuni Comuni in provincia di Vercelli e Alessandria ivi compresi quelli inseriti nella CNAI”.
“Riteniamo – ha proseguito Pane – che tali posizioni non tengano in considerazione né l’urgenza evidenziata dal Governo con l’emanazione del decreto legge né l’urgenza del nostro territorio di eliminare in tempi rapidi il deposito temporaneo oggi esistente in favore di quello definitivo previsto sia dalla normativa europea che nazionale. Non si è evidentemente compreso come l’autocandidatura non fosse finalizzata ad ottenere a qualsiasi costo il deposito e il parco tecnologico ma solo a rivalutare il territorio, fermi restando i criteri di sicurezza già previsti dall’ISIN, poiché nessuno dei 51 siti identificati si è reso disponibile in tal senso. Essendo il Comune un Ente Locale che in un’ottica di coordinamento deve, suo malgrado, conformarsi alle linee assunte anche delle istituzioni sovra comunali, dobbiamo prendere atto delle posizioni assunte e procedere nel senso indicato certi che, coloro che si oppongono, sapranno fornire soluzioni rapide e immediate affinché il deposito venga realizzato, seppur fuori dai confini piemontesi, e i rifiuti oggi stoccati in via temporanea a Trino e Saluggia, insiti certamente non idonei, vengano trasferiti altrove”.
Il presidente della Provincia di Vercelli, Davide Gilardino, intervenuto alla conferenza stampa di oggi per rappresentare le istanze di tutti i Comuni vercellesi rimarca: “È doveroso trovare una soluzione, finalmente definitiva, alla persistenza delle scorie nucleari sul territorio di Trino e Saluggia. Pur trovando, quindi, più che legittima l’azione dell’amministrazione comunale di Trino, a nome dei sindaci del territorio ho portato all’attenzione dell’amministrazione comunale trinese la nostra non condivisione del metodo delineato dalla norma, che fin dall’inizio non ha tenuto conto della condivisione con i Comuni. A nome di tutta la provincia vercellese accolgo benevolmente la revoca, in quanto la reputo un’azione di buon senso che tiene conto della volontà espressa da tutti gli amministratori”.
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