Finti tecnici dell’acquedotto tentano di truffare una 90enne: denunciati dai Carabinieri
Due persone si presentano alla porta di un’anziana signora di 91 anni, dicono di essere tecnici dell’acquedotto e riescono a entrare in casa con il pretesto di controllare le tubature.
“Si sono rotti dei tubi”, dice uno dei due, iniziando ad aggirarsi per l’abitazione.
“Devi togliere tutta la roba e metterla nel freezer”, aggiunge la complice.
L’uomo va verso la cucina, apre il rubinetto e fa passare un congegno sotto l’acqua corrente. Parte un suono allarmante: “Contaminata!”, dichiara.
L’anziana si spaventa, vuole avvisare il figlio. Ma la donna la incalza: “Suo figlio lo sa”. Ha l’atteggiamento di chi deve risolvere il problema in fretta: “Ha detto di togliere tutta la roba di oro… di soldi… e metterla nel frigo, suo figlio. Di metterla in una borsa e di metterla lì nel frigo”.
“Metterla là, che quella fa da schermo”, spiega l’altro, per convincere l’anziana.
I due malviventi ripetono l’invito con insistenza, generando apprensione. Esortano la vittima. Alla fine entrano di iniziativa nelle stanze e in camera da letto, dividendosi, cercando di eludere il controllo della padrona di casa.
La donna però ha capito.
L’iniziale apprensione lascia spazio al sospetto. Le tornano in mente i consigli per evitare le truffe di cui aveva sentito parlare nel corso degli incontri presso il centro anziani con i Carabinieri della zona ed entra in camera, dove i due stanno aprendo i cassetti. Gli urla contro e li sorprende: probabilmente non si aspettavano la reazione veemente dell’anziana.
Lasciano tutto e scappano.
Lei chiama il 112.
I Carabinieri intervengono rapidamente e raccolgono tutte le informazioni necessarie per rintracciare i truffatori. Poi si accorgono della presenza di una telecamera installata all’interno dell’abitazione e chiedono alla signora di potere visionare i filmati.
L’analisi è meticolosa e alla fine riescono a identificare i due malviventi: sono una coppia dell’astigiano. Hanno già commesso altre truffe. Scatta la denuncia.
La storia ha un lieto fine, ma non deve lasciare indifferenti. La spregiudicatezza di chi commette questo genere di reati costituisce un grave potenziale pericolo per chi ne cade vittima, suo malgrado.
I Carabinieri della Compagnia di Casale rinnovano l’invito a tenere in considerazione le indicazioni fornite nei vari incontri e contenute nelle locandine anti-truffa distribuite.
Una su tutte: chiamare il 112.
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