Guala Closures sostiene la Fisdir Ski Race Cup, circuito di sci alpino per atleti con disabilità
Alessandria – Includere ma anche e soprattutto integrare le persone con disabilità intellettiva: è questa la “Intellectually Impaired Revolution”, l’iniziativa che Guala Closures, leader mondiale nella produzione di chiusure per bottiglie di alcolici, vini, acqua e bevande, è orgogliosa di sostenere e che si concretizza nella Fisdir Ski Race Cup, circuito di gare per atleti con disabilità. L’iniziativa è il risultato di una collaborazione senza precedenti tra il Comitato Organizzatore Fisdir Ski Race Cup e la Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali (FISDIR). Si tratta di un’entusiasmante avventura che unisce la passione per lo sci alpino alla missione di
accompagnare i disabili intellettivi verso l’integrazione nella società.
Un viaggio che è iniziato il 20-21 gennaio a Sestriere (TO) e che ha attraversato Tarvisio (UD) e Folgaria (TN), culminando nella grande finale al Passo del Tonale (BS) il 23-24 marzo 2024.
La Fisdir Ski Race nasce dal sogno di Rebecca Maestroni, giovane sciatrice con la sindrome della monosomia 18p, che ha trovato nello sci alpino non solo la sua grande passione ma anche uno straordinario strumento per rafforzare la propria autonomia e autostima.
“L’iniziativa vuole rendere migliore il mondo dello sci alpino per atleti con disabilità intellettiva, ma più in generale supportare e fare evolvere l’attività sportiva di questi atleti.
Lo sport rappresenta per loro una incredibile (rara e preziosa) opportunità di affermazione sociale. I benefici non si limitano ai soli atleti, ma si estendono a tutta la nostra società, permettendole di vedere in loro persone che, nonostante le difficoltà, ce la possono fare.
Mi piace credere in una società non più solo “inclusiva”, ma “integrata”, dove convivono normodotati, disabili fisici e disabili intellettivi e che necessita del contributo di ognuno”, ha spiegato Roberto Maestroni, fondatore del Comitato Organizzatore Circuito Fisdir Ski Race Cup.
Gli appuntamenti non si chiamano gare ma meeting (questo il nome coniato dall’atletica leggera per attribuire un’importanza maggiore rispetto ad una singola gara o tappa) e sono un’esperienza completa che include sessioni di allenamento, opportunità di confronto tra atleti e tecnici e momenti di inclusione che vanno oltre il tracciato, creando una vera comunità. Il formato innovativo del circuito è progettato per ampliare la partecipazione degli atleti con disabilità intellettiva, guidandoli verso l’eccellenza attraverso un percorso di allenamento consapevole.
“Come azienda abbiamo voluto presenziare ad alcuni di questi eventi: è stato entusiasmante – a tratti toccante – assistere alle gare, allo spirito gioioso e caparbio di questi giovani e delle loro famiglie”, racconta Mauro Caneschi, CEO di Guala Closures.
“Questi ragazzi e ragazze danno a tutti noi un insegnamento su come affrontare difficoltà apparentemente proibitive e trasformarle in tante piccole e grandi vittorie. Il nostro sostegno rispecchia l’impegno del Gruppo per il sociale, che si è sempre tradotto in supporto concreto a diverse realtà del nostro territorio e non solo.”
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