A Valmadonna un incontro tra cittadini ed istituzioni per fare il punto sui furti e adottare un sistema di telecamere “diffuso”
Valmadonna – L’escalation di furti che, negli ultimi tempi, ha investito alcuni sobborghi di Alessandria, tra cui Valmadonna, ha spinto i residenti del paese dapprima a creare una rete social per provare ad intercettare i movimenti sospetti (era l’anno scorso) e allertare il più tempestivamente possibile le forze dell’ordine e poi, dopo gli ultimi episodi avvenuti non solo a Valmadonna ma anche a Valle San Bartolomeo e a San Michele, a radunare i residenti della stessa Valmadonna per capire se le famiglie siano disponibili a finanziare l’acquisto di telecamere da collegare a ditte di vigilanza privata.
Questo alla luce del fatto che l’amministrazione comunale aveva annunciato telecamere per i sobborghi ma poi, alla fine, passato un anno e senza che nulla si fosse mosso, Gabriele Bauzone, già promotore della “rete di allerta social”, ha provato a radunare i residenti che, oggi nel tardo pomeriggio, si sono ritrovati in paese alla presenza dell’assessore Enrico Mazzoni, del comandante della Polizia Municipale Bassani, del sindaco Abonante (arrivato con un po’ di ritardo per impegni a Torino assieme all’assessore Berrone). Presenti anche Emanuele Locci, Fabrizio Priano, Mattia Roggero, Alessia Zaio.
A parlare, per quanto concerne una ditta di vigilanza privata, è stato Mauro Minardi della Wama Cestel.
Preso atto che le forze dell’ordine fanno quello che possono ma “non possono essere dappertutto”, come ribadito da Mazzoni e Bassani, è stato preso in considerazione il progetto di mettere a punto un sistema di telecamere “diffuso” che potrebbe essere utile anche alle forze dell’ordine per identificare i ladri, che nell’ultimo periodo hanno colpito anche alcune aziende della zona.
Appuntamento, alla fine, a settembre per mettere a punto un quadro più esaustivo e per avere risposte concrete sul progetto delle telecamere.
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