G7 in Piemonte, Confagricoltura Alessandria: “Ricordiamo il ruolo dell’agricoltura”
Alessandria – E’ in corso in queste ore, a Torino, il G7 dove si discuterà di clima, energia e ambiente alla presenza dei capi di Stato e i ministri dei governi di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. A questi si aggiungeranno il Presidente del Consiglio Europeo e il Presidente della Commissione Europea.
Tre grandi temi che coinvolgono il settore primario. Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria, ricorda, infatti, come “L’efficacia delle future iniziative politiche passa da una rivalutazione del ruolo dell’agricoltura”.
“Il rapporto tra il settore primario, la scienza e la politica nel panorama europeo ed extra-europeo è essenziale per definire nuove strategie per far fronte al cambiamento climatico in atto, ridurre l’impoverimento dei suoli e tutelare gli ecosistemi, continuando a produrre alimenti di qualità, sostenibili economicamente e socialmente” evidenzia la presidente.
Confagricoltura Alessandria sottolinea da tempo l’importanza di fare rete tra i diversi soggetti coinvolti, dalle Istituzioni alla popolazione, creando occasioni di conoscenza, condivisione e partecipazione per sviluppare una gestione intelligente della natura.
“Portiamo avanti costantemente una politica di promozione e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio e delle risorse naturali fondata sul rispetto e sulla custodia dei nostri territori; non siamo solo produttori, ma imprenditori legati al territorio e, in quanto tali, ottimizziamo le scelte aziendali orientandole anche verso la circolarità dei sistemi produttivi e la diversificazione delle attività, concentrandoci su quelle che saranno le parole chiave dell’Europa nei prossimi quattro anni, per continuare a fare impresa: competitività, produttività, sostenibilità ed energia” afferma la presidente di Confagricoltura Alessandria.
Parlando di economia circolare, è importante sottolineare che la Regione Piemonte è tra le prime in Italia per lo sviluppo del biogas. In provincia di Alessandria sono autorizzati 31 impianti (fonte Arpa).
Grazie ai fondi del PNRR, alcuni investimenti risultano più alla portata, ma rimangono sempre troppo numerosi gli sforzi in termini di adempimenti, pratiche onerose e modifiche dei processi produttivi, senza alcuna forma di congrua remunerazione, che gli imprenditori devono sostenere.
Un ultimo spunto di riflessione di Confagricoltura Alessandria riguarda, sempre nell’ottica del raggiungimento della neutralità carbonica, alcuni dossier di grande importanza ancora aperti e per i quali si sollecita una veloce chiusura: carbon farming (bene l’accordo raggiunto a fine febbraio tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul primo quadro volontario per la certificazione di assorbimenti di carbonio a livello dell’UE) e TEA, (tecniche di evoluzione assistita). “Occorre raggiungere quanto prima un accordo in merito al loro inquadramento nell’ordinamento dell’Unione europea per fornire agli agricoltori strumenti utili a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici con piante più tolleranti alle alte temperature e alla siccità, nonché più efficienti nell’uso delle risorse idriche e nutritive, resistenti alle malattie, e che garantiscono, allo stesso tempo, un potenziale produttivo adeguato” conclude Sacco.
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