“Corilicoltura: clima nuovo, nuovi nemici”: convegno Coldiretti sabato 18 maggio nell’ambito della 17° “Sagra della Nocciola” di Lu Monferrato
Alessandria – Quali sono i nuovi nemici del nocciolo? E gli sfasamenti climatici quanto influiscono sulla qualità del prodotto? Abbiamo gli strumenti per affrontare tutto ciò?
Partirà proprio da queste domande il convegno organizzato nell’ambito della diciassettesima “Sagra della Nocciola” in calendario sabato prossimo, 18 maggio, in Piazza San Giacomo a Lu Monferrato.
Al centro dell’incontro ci saranno proprio i cambiamenti climatici e le possibili conseguenze su un territorio che ha fatto della corilicoltura una scommessa vincente, capace di regalare grandi soddisfazioni e di farsi conoscere anche fuori dai confini nazionali.
Un prodotto che tutto il mondo identifica come un’eccellenza e che coinvolge 2.000 aziende piemontesi con 30mila ettari di superficie coltivata di cui 15mila in piena produzione, per una produzione totale media di 200mila quintali. La produzione alessandrina conta su una base di 3.750 ettari tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale, circa 500 le aziende coinvolte nella filiera corilicola.
“Territorialità, qualità e rintracciabilità delle produzioni rigorosamente a km.0 identità di una terra, quella monferrina, ricca di iniziativa che vede premiato questo suo coraggio imprenditoriale grazie ad un continuo aumento delle superfici interessate alla Tonda Gentile Trilobata – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Grazie agli interventi tecnici in programma sabato prossimo avremo modo di capire come sta cambiando la corilicoltura per sopravvivere alla tropicalizzazione e ad un cambiamento climatico fatto di gravi eventi estremi”.
Dalle ore 9,30 accoglienza partecipanti, taglio del nastro e inaugurazione alle ore 10.00 nella piazza antistante la Chiesa di San Giacomo e mostra della meccanizzazione, dove saranno esposte le ultime novità per il settore.
Il convegno si terrà a partire dalle 10.30 nella suggestiva location della Chiesa di San Giacomo e vedrà l’apertura lavori affidata al Sindaco del Comune di Lu e Cuccaro Monferrato Franco Alessio e al Presidente dell’Associazione Culturale San Giacomo, Leo Rota.
Seguiranno gli approfondimenti tecnici di Giovanni Bosio del Settore Fitosanitario Regionale con “Popilia japonica: danni ipotizzabili per il nocciolo e possibilità di controllo”, di Alberto Pansecchi agronomo e tecnico corilicolo Coldiretti Alessandria su “Scolitidi, una nuova emergenza”, di Ferdinando Trisoglio Presidente della Cooperativa Corilu “Nocciole del Monferrato, carta vincente del territorio” e, a chiudere i lavori, il Presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, con un focus dedicato all’importanza de “I progetti di filiera: più reddito alle aziende e tutela del Made in Italy”.
“Accanto alla parte tecnica verrà illustrato lo stato dell’arte dell’accordo con l’industria dolciaria, non limitandoci a pronunciare numeri ma con riconoscimenti agli imprenditori che si sono contraddistinti nella scorsa campagna corilicola grazie ai ”Premi Qualità Novi” – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Grazie proprio all’accordo di filiera agro-industriale tra Coldiretti e l’importante industria dolciaria Novi-Elah-Dufour che ritira direttamente e valorizza economicamente le partite di nocciole di qualità provenienti esclusivamente dalle aree produttive piemontesi, non ci sono dubbi: la nocciola è ormai una protagonista fondamentale dell’economia agricola del territorio alessandrino, con ottime prospettive di sviluppo, nonostante le difficoltà legate al clima e al non facile momento congiunturale”.
La qualità della Tonda Gentile è assoluta, le sue caratteristiche ne fanno un prodotto di pregio apprezzato e ricercato e Coldiretti sa quanto siano fondamentali per l’economia agricola e per l’ambiente gli accordi di filiera, ecco perchè tutela e combatte la concorrenza, in questo caso corilicola, non firmata Made in Italy.
L’appuntamento con la sagra della Nocciola sarà anche l’occasione per continuare la raccolta firme sul territorio per sostenere il #nofakeinintaly e raggiungere l’obiettivo del milione di firme per ottenere l’obbligo di origine su tutti i prodotti agroalimentari in modo tale che siano i cittadini, i consumatori, a poter scegliere cosa acquistare senza essere ingannati.
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