L’ex Solvay diffidata dalla Provincia: dovrà sospendere l’uso dei Pfas

Spinetta Marengo – Sospendere immediatamente la produzione e l’utilizzo di C6O4: il dictat arriva dalle due diffide che la Provincia ha intimato alla Solvay invitando anche il Consorzio effluenti polo chimico a rispettare negli scarichi i parametri previsti dall’Autorizzazione integrata ambientale.
La decisione è stata presa in seguito ai rilievi effettuati da Arpa dopo l’ennesimo caso di schiume nel Bormida e trasmessi alla Provincia: i risultati, relativi all’area interna allo stabilimento, nei pressi del reattore E, mostravano “concentrazioni estremamente elevate del composto cC6O4 tra i 3 e i 10 metri di profondità. I parametri maggiori è stata riscontrata nell’intervallo 5-6 metri di profondità ed è risultata pari a 1.021,03 microgrammi, cioè a un grammo al chilo. Inoltre, i risultati di Arpa riferiti al sondaggio evidenziano la presenza di concentrazioni elevate di altri Pfas. Tali concentrazioni, ragionevolmente non correlabili all’evento che ha coinvolto il reattore E, sono indice di una situazione che richiede un urgente approfondimento”.
La provincia chiede inoltre all’ex-Solvay di provvedere entro 30 giorni a trasmettere un piano per individuare eventuali problematiche nei vari reparti e i relativi provvedimenti, con sondaggi e verifiche.
Per gli scarichi nel Bormida del cC6O4 l’attenzione è sul punto di scarico P4, ritenuto “funzionalmente connesso all’impianto Solvay e veicolo di scarico dei reflui trattati dal depuratore del Consorzio effluenti”.
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