Cronistoria Trekking del Santuario di Crea

Serralunga di Crea – Non ha scoraggiato proprio tutti il maltempo che ha interessato, nel weekend, la provincia di Alessandria.
All’escursione programmata da “Cammini Divini” ha preso, comunque, parte un piccolo gruppo di indomiti e coraggiose escursioniste che, di buon mattino, si sono ritrovate al bar del Santuario di Crea.
Al termine delle iscrizioni, approfittando di un momento di pausa delle precipitazioni, classica foto di gruppo e poi via con l’escursione.
La cronistoria.
“All’inizio si percorso un tratto del percorso devozionale per poi iniziare a scendere lungo uno stretto e tortuoso sentiero immerso nel fitto della vegetazione. Si arrivava quindi in frazione Forneglio costeggiando il locale castello per poi proseguire la discesa in aperta campagna prima di iniziare a risalire verso il capoluogo di Serralunga di Crea. Qui si rendeva necessario ricorrere ad indossare mantelline e cappelli per via della pioggerellina che iniziava a scendere e dopo una breve pausa si ripartiva attraversando il piccolo borgo sorpassando la biblioteca Cesare Pavese e la Chiesa parrocchiale di Serralunga per poi dirigersi verso le colline prospicenti seguendo un nuovo sentiero in salita. Si arrivava così al tratto più selvaggio del percorso seguendo una stretto sentiero nel bosco costellato da alberi caduti a causa del maltempo di questa lunga stagione di piogge e vento che ostacolavano parzialmente l’avanzata dei camminatori. Si giungeva quindi tra prati aperti e poi tra vigneti iniziando ad entrare nel territorio del Comune di Ponzano. Si proseguiva quindi a passo spedito anche a causa dell’incessante pioggerellina che non smetteva di accompagnare gli escursionisti fino al ritorno al punto di partenza. Giusto il tempo per un rapido cambio di calzature e ci si dirigeva presso l’Azienda Agricola Nazzari Franco per una degustazione di vini e prodotti locali. Particolarmente apprezzati i vini rossi accompagnati da salumi e formaggi proposti per l’occasione e al termine un buon moscato con dolcetti assortiti prima di concludere con una tazza di caffè. La parte culinaria terminava così tra allegre battute e scambio di racconti e simpatici aneddoti che riscaldavano l’ambiente prima di fare rientro a casa con la speranza di nuove escursioni meno umide per il futuro.”

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