A Solero, fra convivialità e fede: San Bruno 2024

Amo i paesi, come Oviglio, dove sono nato e vivo, come Solero, dove ho vissuto un bel po’ di tempo, come Casal Cermelli, da dove viene mio padre, che molto frequento. Voglio bene ai paesi. Voglio bene a quelle case sgraziate che ti accolgono alla periferia. Voglio bene ai paesi e a quella panchina davanti alla chiesa e a quel cane che rovista in una busta vuota. Voglio bene ai paesi quando c’è un funerale, voglio bene a chi si toglie il cappello, a chi abbassa lo sguardo. Voglio bene ai paesi e a tutta la terra che hanno intorno, al grano che cresce sulle frane. Sono convinto che i paesi si salvano con gli occhi. Prima bisogna guardarli come un uomo giovane guarda una donna bellissima. Poi viene il resto: accogliere turisti, coltivare, allevare, curare gli infermi, educare i bambini al paesaggio, conversare per passare il tempo, guardare le nuvole, accarezzare il giorno che finisce. I paesi non moriranno, ma è bene essere attenti.

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Per mia e nostra fortuna ho trovato in questi paesi oculati e appassionati amministratori della cosa pubblica, che sanno e hanno saputo essere attenti e hanno saputo e sanno valorizzare, con idee innovative a non banali, le forze e le risorse disponibili, che magari saranno poche, ma magari si possono far fruttare davvero bene. A Solero c’è un nuovo sindaco, Andrea Toniato, che è giovane, con il quale mi trovo straordinariamente in sintonia con le cose che si possono fare, forse perfino con le cose che si possono sognare. Ma a Solero hanno anche una marcia in più, mi tocca ammetterlo: il prevosto. Don Mario Bianchi, che è giovane pure lui, fa la diretta della messa su Facebook, ama la musica…e soprattutto crede in quello che dice e in quello che fa. Non ci credete? A prescindere dagli straordinari festeggiamenti dedicati a San Bruno che si sono svolti lo scorso anno, fra indagini storiche, celebrazioni, concerti e convegni, lui organizza teatro e concerti in collaborazione con il Comune…e anche con strani tipi come me: abbiamo una chat aperta io, Sindaco e Parroco per uno spettacolo teatrale prossimo futuro da organizzare insieme. Eh si, a Solero sono fortunati, eccome.

Stasera inizia una festa, legata ai festeggiamenti di San Bruno, Che viene festeggiato il 18 luglio, quindi queste serate sono una sorta di prequel  gastronomico e danzereccio alle festività più religiose e solenni. Come la Tradizionale Processione del 18. E proprio lui, il prevosto, mi chiede di scriverlo e bene, che durante le serate conviviali  sarà aperta la chiesa – bellissima e molto accogliente – di san Perpetuo per le visite guidate e la preghiera.

Perché se c’è una festa conviviale, parallela a questa ce n’è una religiosa eccome,  che ancora pensa al il nono centenario dalla morte di san Bruno, avvenuta a Segni (RM) il 18 luglio 1123. Proprio in quella stessa cittadina laziale è nato 67 anni fa mons. Luigi Vari, (già parroco e docente di esegesi nella Diocesi di Velletri Segni), Arcivescovo di Gaeta, che presiederà a Solero l’Eucaristia e la processione con il simulacro del santo, giovedì prossimo 18 luglio alle ore 21:00. Alla quale ovviamente sono tutti invitati, a Solero, in una notte d’estate.

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